DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.
I morti e gli ammalati gridano vendetta. Borghesia, tu sia maledetta
- Dettagli
- Categoria: Contenuti Web
Dal macello tedesco al ghetto di Mondragone, passando per un magazzino bolognese; dagli slums statunitensi alle favelas brasiliane; dai quartieri popolari di Tokio alle aree urbane d'Africa, India, Cina... Ovunque regni il Capitale, risulta evidente che, per quanto "biologicamente" un virus sia un fenomeno del tutto naturale, la patologia che ne deriva è una malattia figlia dell'organizzazione borghese del lavoro e della sua “razionalissima” vita sociale.
Quanto è accaduto nel macello tedesco e nel magazzino bolognese non è un esempio di "malvagia" o "stupida" o "arretrata" organizzazione del lavoro. E' l'esempio della macchina perfetta con cui la "fabbrica" organizza e utilizza la forza lavoro: ammassare nel più stretto spazio chi lavora, in condizioni sanitarie che garantiscono solo l'"igiene" dei prodotti... I palazzoni di Mondragone, tanto quanto quelli dove vivono gli operai del macello tedesco, sono l'esempio delle condizioni di sovraffollamento e promiscuità in cui le città del Capitale ammassano milioni di esseri umani.
Peschiera Borromeo, frazione italiana di Minneapolis ?
- Dettagli
- Categoria: Contenuti Web
Nella notte fra il 10 e l'11 giugno, davanti ai cancelli della FedEx-TNT di Peschiera Borromeo (Milano), si è consumato l'ennesimo violento pestaggio poliziesco ai danni dei lavoratori dell'azienda, degli operatori sindacali del S.I. Cobas e di una ventina di « solidali » accorsi a sostenere una vertenza che si trascina ormai da due mesi, con l'assurdo licenziamento di ottanta lavoratori. Nell'esprimere la più totale vicinanza e solidarietà ai cinque lavoratori finiti all'ospedale, non possiamo fare altro che constatare e ribadire per l'ennesima volta a che cosa servono le « forze dell'ordine » : applicare le leggi dello Stato, che difendono i sacri principi dello sfruttamento del lavoro e della proprietà privata borghese.
Venti di guerra soffiano nell'intero medio oriente (comunicato)
- Dettagli
- Categoria: Contenuti Web
Dalla Libia all'Iran, passando attraverso la Siria e l'Irak, i venti di guerra soffiano con violenza sempre maggiore. Di fronte a quest'accelerazione dei contrasti inter-imperialistici, con sempre più forte insistenza noi comunisti dobbiamo riproporre l'unica posizione che permetta al proletariato internazionale di evitare d'essere trascinato ancora una volta in una guerra imperialista, come purtroppo avvenne ieri, con il tremendo massacro della Seconda guerra mondiale e il sanguinoso dopoguerra che lo seguì e in cui siamo tutt'oggi immersi.
A proposito di un'aggressione ai danni di un nostro simpatizzante e di una nostra compagna
- Dettagli
- Categoria: Contenuti Web
Ai margini della manifestazione bolognese di sabato 30/11, indetta dal S.I. Cobas per denunciare il crescendo di repressione giuridico-poliziesca nei confronti dei lavoratori impegnati nelle lotte sindacali e degli attivisti delle lotte sociali, si è verificata una vergognosa aggressione da parte di una dozzina di giovani gravitanti intorno al movimento « Non una di meno » ai danni di un nostro simpatizzante, indegna conclusione di mesi di campagna diffamatoria, con la quale si è trasformato un litigio in accuse di molestie e stolkeraggio, fino ad adombrare la « violenza carnale » ! Nel corso del fattaccio, è stata anche aggredita e malmenata una nostra compagna accorsa per difenderlo.
Cile: “Un nemico potente e implacabile...”
- Dettagli
- Categoria: Contenuti Web
Da giorni, a Santiago e in altre località del Cile, proletari e masse proletarizzate sono scesi in strada e si sono scontrati con le “forze dell'ordine”: un'autentica sommossa – completa di assalti a supermercati – contro il continuo peggioramento delle condizioni di vita. Il potere borghese ha subito riconosciuto il proprio antagonista storico. Nel proclamare lo stato d'emergenza e il coprifuoco e nell'inviare 10mila militari a pattugliare le principali città, il presidente Piñera ha dichiarato infatti che “il Paese” sta vivendo “una guerra” contro “un nemico potente e implacabile che non rispetta nulla e nessuno” (vedi www.corriere.it).
Salvare il pianeta... Ma come?
- Dettagli
- Categoria principale: Pubblicazioni
- Categoria: Volantini
Il clima che cambia, il CO2 che cresce, la plastica onnipresente, i pesticidi ed erbicidi, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la deforestazione e desertificazione di aree sempre più vaste, lo scioglimento dei ghiacciai, la cementificazione e mineralizzazione diffuse, le città intasate dal traffico, gli additivi e i veleni di ogni tipo in ciò che mangiamo… È giusto mobilitarsi, organizzarsi, scendere in piazza per contrastare la crescente distruzione dell’ambiente. Ed è giusto che i giovani, preoccupati per il domani, siano in prima linea. Ma metodi e obiettivi sono appropriati? E soprattutto: è davvero chiara, a chi si mobilita perché angosciato e soprattutto incazzato di fronte alle prospettive catastrofiche che ci vengono diffusamente presentate, l’origine di questa crescente distruzione?
Primo Maggio 2019: Respingere l'attacco del capitale! Organizzare la risposta proletaria!
- Dettagli
- Categoria principale: Pubblicazioni
- Categoria: Volantini
Ovunque nel mondo, le nostre condizioni di vita e di lavoro sono sotto attacco e avanzano a grandi passi la militarizzazione e il controllo statale delle nostre vite, con l'accompagnamento ideologico di nazionalismo, sciovinismo, ostilita? nei confronti dello “straniero”, sessismo: in altre parole, divisione all'interno della classe proletaria. Tutti i partiti borghesi – di destra come di “sinistra” – elaborano o hanno elaborato riforme del mercato del lavoro, come la Loi Travail in Francia, il Jobs Act in Italia, l'Agenda 2010 in Germania; oppure progettano ulteriori inasprimenti con l'unico obiettivo di rendere flessibili le condizioni di lavoro, aumentare la pressione sulla classe lavoratrice, comprimere i salari. In una parola, aumentare lo sfruttamento dei lavoratori salariati! Ma, in tutto il mondo, quei partiti sono poi concordi e uniti anche in un altro senso: nel potenziare sempre di piu? l'apparato repressivo con il consolidamento dello stato d'emergenza (per esempio, negli USA, in Francia, in Germania, in Turchia, ecc.), nel dotare l'apparato poliziesco e giuridico di sempre maggiori strumenti speciali di intervento, come l’arresto preventivo, l’uso del Taser, l’inasprimento delle leggi. La? dove la classe proletaria e? piu? combattiva, come ad esempio in Italia tra i lavoratori spesso extracomunitari ultra-sfruttati nel ramo della logistica, la? dove le condizioni di lavoro risultano ancor piu? miserabili – ecco che le lotte vengono contrastate dallo Stato con il ricorso alla violenza poliziesca e alla repressione giudiziaria. Anche diffuse proteste “popolari” come quella dei gilet gialli in Francia, nelle quali si manifesta un indistinto malumore nei confronti dei rapporti capitalistici e a cui hanno partecipato anche lavoratori salariati, servono allo Stato come campo d'esperimento per nuove misure repressive e di esercizio del potere.
Il movimento dei “Gilet gialli” in Francia: Rivolta popolare e illusioni democratiche
- Dettagli
- Categoria: Contenuti Web
(traccia della relazione che verrà tenuta a Berlino nell’incontro pubblico del 3/2)
Le manifestazioni e i blocchi stradali dei “Gilet gialli”, nati apparentemente dal nulla a novembre dello scorso anno, continuano a caratterizzare ancora gli eventi nelle strade e nelle piazze delle principali città francesi. Scontri tra qualche militante e polizia, così come blocchi di strade, del centro delle città e di singole imprese da parte di centinaia di migliaia di manifestanti, hanno messo in difficoltà il governo francese e le sue “forze dell'ordine” e sono diventati un punto di riferimento per molti di coloro che si dichiarano di sinistra. Nel movimento stesso c'è un miscuglio di posizioni molto divergenti ed inoltre aumentano sempre di più le richieste di partecipazione democratica tramite referendum (RIC – référendum d’initiative citoyenne). Di che cosa si tratta, quindi, quando si parla di “Gilet gialli”?
Solidarietà con i lavoratori sotto processo
- Dettagli
- Categoria: Contenuti Web
Mentre dalla fogna della politica borghese continuano a levarsi miasmi puzzolenti e inquinanti, lo Stato (che del Capitale è servo fedele e braccio armato) non cessa di perseguitare i proletari che non intendono accettare passivamente il bestiale sfruttamento cui sono sottoposti nelle fabbriche, nei magazzini, nei laboratori, nei campi, in tutti i luoghi di lavoro... Negli ultimi anni, le lotte vigorose dei lavoratori della logistica, la punta più avanzata (e in larga maggioranza immigrata) di un movimento operaio diviso e disorientato dalle pratiche opportuniste di sindacati di regime e partiti di finta sinistra, sono state quotidianamente contrastate dall'opera congiunta di magistratura, “forze dell'ordine” e mezzi di disinformazione, che hanno fatto ricorso a tutte le pratiche più vomitevoli pur di calunniare, intimidire, reprimere. Si contano ormai a centinaia le cariche, gli arresti, i fogli di via, i processi e le condanne a pene detentive, nei confronti dei lavoratori.