DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Il C.E. del P.C. d’Italia

Il partito comunista d’Italia, coerente ai principi ed alla tattica comunista, non ha bisogno di dichiarare che nulla ha di comune con le intese tra socialisti e fascisti, dai primi ammesse e smentite soltanto in quanto si riferisce ai termini dell’accordo. Denuncia al proletariato il contegno dei socialisti, del quale si riserva d’illustrare il vergognoso significato.

 

Poiché la Confederazione generale del lavoro, secondo voci corse e non smentite, s’assumerebbe di rappresentare, nelle trattative e negli impegni che ne seguiranno, anche i comunisti sindacalmente organizzati nelle sue file, il P.C. dichiara assurda la pretesa di dirigenti confederali di rappresentare sul terreno d’un’azione nettamente e squisitamente politica la minoranza comunista, che milita nelle sue file con l’obiettivo di debellare l’indirizzo opportunista e controrivoluzionario di essi dirigenti.

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