I socialisti di Segugnago firmano 1’espulsione dalle leghe dei comunisti d’accordo con i capi dei fasci.
Giunge notizia da Segugnago (prov. di Milano) di un trattato di pacificazione colà avvenuto tra socialisti e fascisti di cui vi trasmettiamo il testo integrale che riproduciamo dal “Popolo d’Italia” di oggi:
«Segugnago 26 - Vi comunichiamo il testo del trattato di pacificazione tra socialisti e fascisti firmato l’altro giorno tra i rappresentanti locali dei due partiti:
«Io sottoscritto, sindaco di Segugnago, in unione all’assessore anziano sig. Melponi Maurizio, al capo bracciante Zeni Antonio (consigliere comunale) allo scopo di addivenire alla pacificazione degli animi, abbiamo chiesto ai fascisti locali una riunione onde scendere a patti. Oggi 23 Settembre 1921, riuniti nella sala comunale con l’intervento del Fascio di Casalpusterlengo sig. Magnaghi Luigi (segretario politico), dei fascisti locali Ponti Ettore e Rossi Paolo, dei rappresentanti del fascio di Lodi e dei rappresentanti della Federazione militare dei Fasci italiani di combattimento, abbiamo stabilito quanto segue:
«1) Esposizione della bandiera nazionale dal palazzo comunale da oggi a oggi otto, in segno di pacificazione.
«2) La bandiera rossa portata nei cortei e feste locali socialiste, dovrà essere fregiata da un nastro tricolore (nazionale) in senso diagonale e dello spessore di trenta centimetri.
«3) Espulsione dalle leghe dei comunisti e proibizione assoluta ai socialisti di portare distintivi dei soviet. Scissione diretta delle responsabilità ed obbligo di denunciare l’opera dei comunisti.
«4) Rispetto per ogni azione fascista (manifesti propaganda ecc.) ed obbligo di non pubblicare e non permettere frasi antipatriottiche e sovversive.
«In caso di mancato adempimento ad una delle clausole, il trattato si dovrà ritenere abrogato.
«Le piccole questioni locali saranno composte dalla commissione arbitrale».
[Seguono le firme]
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Dunque d’ora in poi nastro tricolore alle bandiere rosse, espulsione dei comunisti dalle leghe, obbligo di denunciare l’opera dei comunisti. Spionaggio in piena regola! Tuttavia sopra un punto del patto d’infamia dei “socialisti” di Segugnago noi concordiamo pienamente: sul punto ove viene proibito ai socialisti di portare il distintivo dei Soviet! Perché le spie non debbono assolutamente insozzare, al loro contatto, il glorioso emblema della rivoluzione russa!