DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

“Il processo storico non è il marciapiede del Nievski Prospekt, diceva un grande rivoluzionario russo, Cernyscevski. Chi 'accetta' la rivoluzione del proletariato solo 'a patto' che essa si svolga in modo rettilineo e facile, che l'azione dei proletari dei diversi paesi si realizzi di colpo, che ci sia in partenza la garanzia contro ogni sconfitta, che la strada della rivoluzione sia ampia, sgombra, dritta, che nel marciare verso la vittoria non si debbano compiere s volte i sacrifici più gravi, che non 'ci si chiuda nella fortezza assediata' o che ci si apra un varco per gli stretti, impraticabili, tortuosi e perigliosi sentieri di montagna, costui non è un rivoluzionario, ma un uomo che è rimasto prigioniero della pedanteria degli intellettuali borghesi e che di fatto andrà sempre a finire nel campo della borghesia controrivoluzionaria...”

(Lenin, “Lettera agli operai americani”, 20 agosto 1918)

 

Partito comunista internazionale

                                                                           (il programma comunista)

INTERNATIONAL COMMUNIST PARTY PRESS
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