Novità sul fronte Wärtsilä Warstila praticamente zero. Da un nostro corrispondente:
“Dall’ultimo aggiornamento di febbraio (vedi Il programma comunista, n.2/2023), si sono susseguiti non so quanti incontri a Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo e del Made in Italy fra la proprietà, i vertici sindacali, soggetti governativi e rappresentanze del governo locale. Veramente tanti, l'ultimo si è tenuto appena giovedì scorso, il 18/5. Chiaramente, per quello che riguarda i lavoratori e i sindacati, delusione su tutta la linea, in quanto i padroni della situazione (gli attuali finlandesi e gli eventuali che subentreranno) ne hanno di cose da definire fra di loro, prima di pensare agli operai!!
“Quindi, niente: della ridda di eventuali gruppi di cui si parlava fino a poche settimane fa, non è rimasto quasi nessuno, a parte un gruppo del quale farebbe parte la giapponese Mitsubishi e un grosso gruppo lombardo che ‘si occupa di idrogeno’ e di tutte le innovazioni del campo.
“Il mese scorso, i parlamentari e i senatori della Repubblica eletti qui in Regione Friuli Venezia Giulia (dalla Pd Serracchiani al Fratello di Italia Rizzetto, con tutti gli altri dell'arco parlamentare) si sono incontrati assieme alle delegazioni sindacali con i loro bei taccuini a prendere nota, a scrivere, ad ascoltare e annotare tutte le richieste dei sindacati (legittime, ci mancherebbe).
“Ma, punto: tutto qui. A questo punto, i lavoratori, ormai a poche settimane dallo stop definitivo della produzione come da accordi dello scorso autunno, sentono aria di Cassa integrazione e altri strumenti per i quali stanno discutendo con la Regione; la produzione sta già rallentando e di settimana in settimana si riduce il bisogno di ‘maestranze’ alle quali non è più possibile garantire giornate di lavoro.
“Chiudo: dai Sindacati sono pervenuti dei comunicati nei quali si richiama costantemente l'attenzione e l'impegno da parte del governo nel garantire l'individuazione della soluzione e dell'acquirente migliore del sito (e ci mancherebbe pure!) ed è stata paventata una possibile ripresa della mobilitazione.
“Quando? In che forma? Alla prossima puntata...”.
                                                                                                                                                                                                                                                                      21/5/2023

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