DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Si rendono frequenti dalla Russia e dalle Sottorussie le notizie che annunciano come gli onori a Stalin si vadano riconsacrando, a cominciare dalla sede sepolcrale a fianco a Lenin, a finire alla incollatura dei cocci delle molte statue, e alle patenti di "modello di comunista" da parte dei Diadochi che - rispetto a lui - si sono mostrati del doppio anticomunisti, antimarxisti e antileninisti.

Non stupisce. E al solito non stupisce che in Occidente spieghino il fatto secondo le oro capacità, ossia da fessi. Sarebbe, a breve distanza dalla sterzata a destra, un'audace controsterzata a sinistra. Una mossa diabolica di un'imprevedibile regia, pari agli "scambi di posizione" che un allenatore furbissimo prepara per una partita di calcio, in cui il portiere passi all'attacco e vada in porta il centravanti.

La cosa è semplice. La testa di Stalin, presentata su un aureo piatto al superaffarismo occidentale per adescarlo alle voluttà della pacifica convivenza e dell'emulazione commerciale, non è bastata. Invece di una mano tesa si è avuta in risposta una parata - degna dei gangster da Casa Bianca - di grappoli di atomiche sul Canale di Suez e sul ponte di Pest. Occorre offa maggiore.

Noi sappiamo quale sarà. Occorre la testa anche di Lenin, oltre quella di nonno Marx. La tomba della Piazza Rossa deve subire evacuazione, ma non parziale. Alla confessione di anticomunismo, e di capitalistica cristallina fede, seguirà la bilaterale offerta di emulazione e di scambio di affari; e, se non la pagliaccia pace, una probabile alleanza russo-statunitense nella camorra armata sul mondo bianco e colorato, verso prossime guerre che sistemino canali e fiumi ribollenti.

E' stata respinta da Ovest una "pipa dell'amicizia", malgrado il sangue indiano che corre nelle vene di Ike. Non è piaciuto far tabacco solo degli staliniani Problemi del leninismo.

La pipa sarà accesa, con profumo delizioso per le borghesi nari, quando vi si bruceranno le pagine del Capitale e di Stato e Rivoluzione. E la pace capitalistica tra i mostri, sarà.

E che il cancro dei fumatori li sotterri entrambi, d'urgenza.

 

Da "Il programma comunista" n. 3 del 1957

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