DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Siamo nel momento dell’azione. Quindi non discutiamo ora l’impostazione data allo sciopero dai dirigenti della lotta.

I compagni fidino nei dirigenti locali del Partito che hanno ordini precisi dalla Centrale. La disciplina agli organi dell’Alleanza del Lavoro, che rappresenta fronte unico del lavoratori di tutti partiti, sia assoluta. I comunisti ne diano l’esempio insieme con quello della decisione e del sacrificio.

La lotta che si inizia deve portare il proletariato su posizioni di forza in faccia e contro la classe borghese e i suoi strumenti di reazione.

Non si deve rinunziare a vibrare nessun colpo al nemico.

Si deve considerare infamia e rottura del fronte unico proletario venire patteggiamenti con esso.

E la vittoria arrida alle falangi dei lavoratori d’Italia!

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