DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

No, ad oggi non si è assistito alla nascita di un fronte di lotta deciso a continuare la vertenza.

Avevamo chiuso la cronaca della lotta alla Titan di Valsamoggia con la speranza di una reazione operaia all'infame accordo firmato dalla FIOM con la dirigenza aziendale (vedi il numero scorso di questo giornale). La nostra speranza però non ha avuto seguito e tutto sembra ormai sopito in Titan. In realtà, non è ancora stata scritta l'ultima parola sulla vertenza e dunque ci asterremo in questa breve nota da analisi approfondite su tutto quello che è successo: ci sarà tempo per farlo in seguito. Ci limitiamo a riferire lo… “stato dell'arte” in Titan, fino a fine anno.

L'accordo raggiunto si è andato definendo: oltre a ciò che abbiamo già scritto, la FIOM ha ottenuto di allungare di un ulteriore anno la cassa integrazione per tutti coloro che saranno espulsi e per coloro che progressivamente (dicon loro) saranno trasferiti da Valsamoggia a Finale Emilia, ovvero non più 12 ma 24 messi di cassa integrazione.

Tutto il Reparto presse è stato messo a casa dopo il 15 di dicembre e solo dopo il 12 di gennaio inizieranno (dicon loro) le procedure per il trasferimento. Nel frattempo, tutto il Reparto freni, ovvero la trentina di operai che rimarranno a Valsamoggia, è stato messo al trotto, con molte ore di straordinario per recuperare il lavoro arretrato come conseguenza delle settimane di lotta. Anche sulla testa di questi operai è sospesa una spada di Damocle: infatti, il loro posto di lavoro è garantito fino al 2017, dopo di che tutto potrebbe cambiare. Tra due anni anche per loro potrebbe aprirsi una procedura di mobilità con relativa perdita del posto di lavoro (eventualità non così remota). Nel frattempo, entro la data dal 15 dicembre, una cinquantina di operai ha firmato le dimissioni volontarie per poter accedere agli incentivi di 45mila euro lordi, che però (dicon loro) verranno versati solo quando gli stessi operai rinunceranno alla cassa integrazione (anche a Finale Emilia hanno firmato le medesime dimissioni in una ventina).

La Titan si è dunque tenuta le mani libere per ogni futura eventuale azione, ottenendo da subito una sostanziale riduzione delle sue maestranze. Gli operai non sono riusciti a riorganizzare i ranghi fuori dalle pastoie FIOM e non sappiamo se a breve ci riusciranno. Quello di cui però possiamo stare certi è che la crisi morde e morde con rabbia: dunque, un nuovo attacco ai rimanenti operai dell'uno e dell'altro sito non tarderà a concretizzarsi.

Torneremo ancora sulla questione.

 

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista)

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