Marianne Dumartheray s'è spenta a Parigi, a fine luglio, quasi centenaria. La ricordiamo con l'affetto e la gratitudine che si portano a una militante che s'è battuta sempre, insieme al suo compagno Daniel scomparso alcuni anni fa, per difendere la continuità del programma comunista, anche in anni bui e difficili in cui la lotta contro lo stalinismo e la democrazia erede del fascismo esigeva energie e dedizione, o in momenti di travaglio del Partito, durante i quali tenere la barra dritta richiedeva lucidità e polso fermo. Era una compagna generosa, piena di grinta e di curiosità, sempre pronta alla discussione e alla critica, amabile e determinata, che non dava mai nulla per scontato. Negli ultimi tempi, i legami con lei s'erano allentati, anche per motivi oggettivi, ed è per noi motivo di rammarico non essere riusciti a ristabilirli. La ricordiamo nel suo piccolo appartamento parigino, traboccante di libri e giornali, indaffarata e china sui nostri testi, a discutere e a chiarire, con vigore e passione, severa e serena, nonostante gli acciacchi e il correre del tempo.
