DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Alla Confed. Gen. Del Lavoro

Alla Unione Sindacale Italiana

Al Sindacato Ferrovieri Italiani

Alla Unione Italiana del Lavoro

Alla Federaz. Dei Lavoratori dei Porti

Cari Compagni,

l’inasprirsi della situazione, già preveduto, coglie, nell’attuale sua fase, il proletariato senza che questo possa essere indirizzato e guidato da un organo centrale. Sfasciata l’Alleanza del Lavoro si è rinunciato a dare alle masse organizzate un organo comune di direzione.

In questo momento ci sembra necessario affrettare la ricostituzione del fronte unico, sulla base dell’intesa tra le grandi organizzazione sindacali che già si affasciarono intorno all’Alleanza del Lavoro.

Noi vi proponiamo di riconvocare urgentemente il Comitato Centrale dell’Alleanza del Lavoro che fu in funzione fino allo sciopero dell’agosto, aggregando a detto Comitato i rappresentanti delle minoranze sindacali e di sostenere e dichiarare, attraverso a questo Comitato, la proclamazione immediata dello sciopero generale nazionale di tutte le categorie.

Se la nostra proposta di includere i rappresentanti delle minoranze sindacali nel Comitato Centrale dell’Alleanza non fosse da voi accettata, dichiariamo che i comunisti sarebbero, come sempre, disciplinati al Comitato Centrale dell’Intesa proletaria.

Noi ci auguriamo che voi comprenderete l’urgenza e la necessità di dare al proletariato un organismo direttivo in questo critico frangente.

Con questo augurio noi vi salutiamo fraternamente.

La risposta della Confederazione Generale del Lavoro

I giornali comunisti pubblicano un appello del Comitato sindacale del loro partito, col quale si fa esplicito invito alle organizzazioni proletarie che componevano la disciolta Alleanza del lavoro di convocarsi urgentemente per la proclamazione immediata dello sciopero generale nazionale di tutte le categorie.

La Confederazione generale del lavoro – mentre affida al buon senso del proletariato il giudizio su quanto vi possa essere di bluffistico, di incosciente, di speculativo e di provocatorio nella mossa comunista – sente il preciso dovere, nel momento in cui la passione politica divampa e due forze estranee ai sindacati operai si contendono estremamente il possesso del potere statale, di mettere in guardia i lavoratori dalle speculazioni e dalle sobillazioni di partiti o di aggruppamenti politici intenzionati di coinvolgere il proletariato in una contesa dalla quale deve assolutamente rimanere appartato per non compromettere la sua indipendenza.

Gli operai si mantengano calmi, sereni e fidenti nel proprio immancabile avvenire. Ogni invito che non parta dalle organizzazioni responsabili deve essere respinto. Le organizzazioni considerate, libere come sono da ogni vincolo con partiti politici, hanno l’obbligo di attenersi alle sole discipline sindacali, evitando in modo assoluto di compromettere i sindacati con pronunciamenti o azioni sollecitati da partiti politici e da Comitati irresponsabili.

Il Comitato Esecutivo.

 

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