DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Nei giorni di fine aprile 2013, la stampa nazionale, sia quella borghese che opportunista, ha sottolineato come, dopo anni di “divorzio”, la CGIL abbia ricucito lo strappo con UIL e CISL e insieme si apprestino, con ritrovata e cristiana unità, a un passo storico: la firma dell’accordo sulla rappresentatività sindacale che prevede la certificazione degli iscritti e le regole di validazione degli accordi aziendali.

Noi che siamo smaliziati sappiamo che l’unità sindacale non è mai stata in discussione, nemmeno quando la CGIL, per esigenze di controllo sugli iscritti e sui lavoratori, veste gli abiti di Robin Hood e in calzamaglia tuona contro le ingiustizie sociali e abbandona l’allegra compagnia. Non appena, però, all’orizzonte si accumulano minacciose nubi nere che possono portare temporali sociali e la crisi economica che stiamo vivendo ammassa nubi cariche di elettricità, ecco che Robin Hood torna da buon figliol prodigo in famiglia.

Compito della Triade è quello di esercitare una pressione poliziesca di controllo sul proletariato: non a caso, l’accordo storico, come recita un articolo del Corriere Economia del 29/4/2013, prevede che tutto quello che viene raggiunto tramite accordi aziendali, sottoscritti e approvati a maggioranza dai sindacati, va osservato anche da eventuali minoranze, che devono rispettare la volontà della maggioranza del 50% più uno. L’accordo storico prevede pure che al momento dell’approvazione si faccia una conta dei tesserati ai sindacati, sempre con lo scopo di far rispettare le intese contrattuali. Anche la FIOM-CGIL, dopo cinque anni di “opposizione” alla dirigenza CGIL, ha dato il suo sostegno alla segreteria Camusso per il sì all’accordo con CISL e UIL. Il Robin Hood metalmeccanico ha indossato la divisa da antisommossa.

 

Su queste stesse pagine (n. 3/2013), abbiamo scritto: “L’inflazione che rallenta è sempre stata una bandiera che il Capitale sventola per dimostrare di dominarla: più dimostra di dominarla, più riesce ad assumere il ruolo di garante contro la crisi economica”. Questo, quando il calo è di pochi punti. Per esempio: l’inflazione nel 2012 in aprile segna il 3,3% e cala al 3,2% in agosto, con ulteriore calo al 2,6% in ottobre. “Niente paura: tutto sotto controllo!” Con l’inizio dell’anno, però, la spavalderia è ridimensionata: il Corriere della Sera dell'1 maggio 2013 ci comunica che l’inflazione è “crollata” all'1,6% nel mese di aprile. L’uso del termine “crollata” è molto significativo: comporta paura, disperazione, avvilimento. Il baldanzoso e sfrontato Capitale sa che il crollo porta al baratro della deflazione.

 

 
Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°04 - 2013)

 

INTERNATIONAL COMMUNIST PARTY PRESS
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