L’arresto, il 26/1 a Modena, di due sindacalisti del S.I. Cobas tradisce, una volta di più, la costante paura della classe dominante nei confronti del proletariato, quando questo si schiera su un fronte di lotta. Nel corso di questi ultimi anni, pur fra mille contraddizioni, il S.I. Cobas ha saputo organizzare, attraverso lotte decise e radicali, i settori più sfruttati di un proletariato, immigrato e non, tradito dalle grandi centrali sindacali. In particolare, la mobilitazione durante la quale è stato effettuato l’arresto riguarda un comparto (quello dei lavoratori dei macelli e delle carni), in cui lo sfruttamento è mostruoso. Non ci interessa entrare nel merito delle accuse rivolte ai due sindacalisti: sappiamo bene, per esperienza storica, che la classe dominante sa inventarsi ogni genere di accuse, anche le più strampalate, pur di colpire chi si schiera a fianco dei lavoratori in lotta. Nell’esprimere la nostra solidarietà ai due sindacalisti arrestati, noi comunisti internazionalisti ribadiamo la necessità della rinascita di organismi territoriali di difesa delle condizioni di vita e di lavoro di tutti i proletari, immigrati e non, che si facciano carico di tutti gli aspetti della loro condizione e lavorino per opporre all’attacco di oggi e di domani, un reale, organizzato, solido fronte di classe. La mobilitazione scattata immediatamente in difesa dei due arrestati deve quindi rafforzarsi e proseguire fino alla loro scarcerazione.
Milano, 27/1/2017
Partito comunista internazionale
(il programma comunista)