DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Roma, dicembre 1922

 

A tutte le federazioni

 

In una precedente circolare noi avvertivano i compagni che nessuna decisione era stata presa a Mosca in merito alle condizioni sulle quali la fusione tra il P.C.I. e il P.S.I. – deliberata fin dall’ottobre 1922 – doveva avvenire.

Oggi, in un comunicato inviato alla stampa, abbiamo informato i compagni ed il proletariato che le norme di massima per la fusione sono state decise.

La maggioranza della delegazione italiana al IV Congresso, interprete delle disposizioni del II Congresso Comunista di Roma in merito alla tattica, ha combattuto in linea di principio ed in via specifica la fusione tra il P.C.I. e il P.S.I., ma ha – infine – dichiarato che il nostro partito sarà sempre disciplinato alle decisioni dell’Internazionale.

Il partito socialista si fonderà al partito comunista in un congresso di fusione, che si terrà entro il 15 marzo 1923. Il partito socialista si fonderà al partito comunista senz’altra condizione che l’allontanamento del gruppo Vella dal nuovo partito.

Un comitato di fusione è stato composto dei compagni Gramsci, Scoccimarro e Tasca per il P.C.I., e dai cittadini Serrati, Maffi e Tonetti per il P.S.I., presieduto dal compagno Zinoviev o da un suo delegato. Questo comitato preparerà materialmente e spiritualmente la fusione che risolverà le difficoltà tecniche che si frapporranno al raggiungimento dello scopo.

I Comitati Centrali dei due partiti (socialisti e comunisti) restano alle dipendenze politiche del Comitato di fusione fino al congresso fusionista, e curano gli affari di ordinaria amministrazione. Le direttive politiche e tattiche ai due partiti verranno date nel frattempo dal Comitato di fusione. Analogamente i due comitati sindacali massimalista e comunista si fonderanno e si terranno a disposizione del Comitato di fusione, ove il partito socialista dichiari la propria esplicita adesione all’Internazionale dei Sindacati Rossi.

Alla periferia le organizzazioni politiche e sindacali dei due partiti dovranno costituire analoghi comitati misti. Saranno date disposizioni sulla costituzione di tali comitati. Per ora nessuna organizzazione del partito faccia passi verso la costituzione di simili comitati.

Qualora i due partiti intendano tenere i propri congressi prima del Congresso di fusione, dovranno ottenere l’autorizzazione dal C.E. dell’Internazionale Comunista. Essi dovranno avere solo carattere informativo: l’o.d.g. dovrà essere approvato dal C.E.dell’Internazionale.

Diamo queste informazioni sommarie, pregando le federazioni di comunicarle alle nostre sezioni. Informazioni sui dettagli saranno note in seguito.

Noi chiederemo al C.E. dell’Internazionale il permesso di tenere il nostro congresso prima del Congresso di fusione. Il C.C. desidera riferire al partito intorno alla sua opera e alla sua condotta.

Peraltro, noi abbiamo promesso a Mosca che il partito sarà disciplinato e ci siamo impegnati a dare tutta la nostra attività per assicurare la disciplina del partito. Ma sappiamo che il nostro partito non ha bisogno di esortazioni. E possiamo in ogni momento parlare “a nome del partito” sicuri dell’obbedienza dei nostri compagni.

In questi due anni noi abbiamo compiuto una grande opera della quale, forse, oggi non avvertiamo ancora l’importanza. Domani, ai nuovi capi del partito, noi dimostreremo di sapere continuare la magnifica tradizione di disciplina, di pensiero e spirituale del nostro giovane partito.

Il partito dopo la fusione, prenderà il nome di Partito Comunista Unificato d’Italia.

Iniziative. Quanto abbiamo detto ha carattere informativo. Nessun organismo e nessun compagno possono prendere, per ora, iniziative che escano dalla linea di condotta seguita fino ad oggi dal partito.

Con il ritorno della nostra delegazione saranno date ai compagni disposizioni precise.

 

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