DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Oggi come oggi, è complicato passare dalla teoria alla pratica, soprattutto quando istinto classista e consapevolezza di avere interessi comuni non sono molto presenti nella classe operaia in generale, e all'interno della fabbrica in particolare! Bisogna che i lavoratori ritrovino la strada della lotta collettiva: è una necessità vitale!

La situazione all’interno della fabbrica belga della Avery Dennison è emblematica: nel giugno 2020, militanti sindacali e lavoratori hanno incrociato le braccia per tre giorni, con affollate assemblee sindacali. Sono in gioco tra 200 e 300 posti di lavoro...

 

Ma prima facciamo un po’ di storia.

  • La fabbrica del gruppo europeo Mactac/Bemis è stata fondata a Soignies (Belgio) nel 1967. Per diversi decenni, il personale oscilla tra le 300 e le 700 persone. Durante gli anni 1990-2000, ci sono alcune decine di licenziamenti. Tuttavia, i lavoratori e gli attivisti sindacali si impegnano in alcune battaglie per ottenere nuovi diritti e alcuni aumenti salariali.
  • 2014, Bemis vende lo stabilimento Sonégien Mactac a Platinum Equity, un fondo di investimento privato con sede in California. L'importo è di $ 170 milioni di dollari.
  • Aprile 2015, Platinium Equity annuncia un piano di licenziamenti. 175 posti di lavoro vanno in fumeo. Chiusura completa della filiale Genk.
  • 2016, Avery Dennison (30.000 dipendenti in oltre 50 paesi) annuncia un accordo definitivo per acquisire le attività europee di Mactac da Platinum Equity per un prezzo di acquisto di 200 milioni di euro, tra cui debiti operativi e sociali.
  • 2018, grande pubblicità sulla stampa. Si parla persino di rinascita, di miracolo! Il sito di Soignies diventa in termini di posti di lavoro la più grande unità europea del gruppo americano Avery Dennison, con la "creazione" di circa 250 posti di lavoro. Un esercito di "contratti precari" fa il suo ingresso: la pressione, lo stress, il ricatto sul posto di lavoro sono la loro realtà quotidiana e aumentano gli infortuni...  Allo stesso tempo, si assume a Soignies e… ci si trasferisce in Germania! In realtà, è un trasferimento di produzione: Avery Dennison chiuderà il suo stabilimento situato a Schwelmer in cui lavorano 400 persone (1).
  • 2019, Rodange in Lussemburgo, il 2 ottobre. Avery Dennison inaugura l'estensione del suo sito produttivo, chiudendo così un progetto da 65 milioni di dollari volto a rafforzare la sua presenza industriale in Europa. Questo investimento è una delle iniziative operative più significative di Avery Dennison negli ultimi anni (2).
  • Giugno 2020, il management annuncia una "riduzione della capacità" presso Soignies. Annuncia licenziamenti collettivi. Quasi 250 lavoratori si troveranno senza lavoro!

Tuttavia, le cifre presentate nelle comunicazioni della multinazionale (3) sono enormi:

- risultato del primo trimestre 2020: vendite nette pari a $ 1,72 miliardi;

- fatturato per l’anno 2019: 7,1 miliardi di dollari;

- la società è quotata nella classifica Forbes delle 500 società più ricche.

A marzo, nelle fabbriche, nei supermercati o negli ospedali, noi lavoratori eravamo eroine ed eroi, perché stavamo lavorando durante la crisi di Covid19 e con coraggio mandavamo avanti la produzione o ci prendevamo cura degli altri. A giugno, siamo solo lavoratori usa e getta, insignificanti danni collaterali della gestione liberale, della delocalizzazione e della guerra tra monopoli capitalisti.
Questi consorzi e cartelli sono accordi o raggruppamenti di capitalisti che si costituiscono a partire da un alto livello di concentrazione della produzione e del capitale.

L'attività dei monopoli e delle multinazionali porta all'aggravarsi di tutte le contraddizioni del capitalismo, in particolare tra il carattere sociale della produzione e la forma capitalista privata dell'appropriazione della ricchezza e dei risultati del lavoro. Qui si apre la contraddizione fra gli interessi della borghesia nazionale dello Stato nel quale opera la multinazionale e quelli della stessa borghesia dove ha formalmente sede la multinazionale. Il tutto si traduce in un maggiore sfruttamento dei lavoratori.


NOTE

1) https://www.wr.de/archiv-daten/avery-dennison-schliesst-werk-in-schwelm-id213157751.html
2) https://lequotidien.lu/economie/avery-dennison-investit-gros-a-rodange/
3) https://www.averydennison.com/en/home/about-us.html

 

13/09/2020

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