DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Roma. Il 12/10, la sezione ha tenuto un incontro pubblico dal titolo “Perché la Russia non era socialista”, di presentazione dell’omonimo Quaderno, uscito di recente. Dopo un breve preambolo sulla storia del nostro Partito, rivolto agli uditori nuovi non a conoscenza delle nostre posizioni, il relatore è passato a descrivere in maniera sintetica il corso degli avvenimenti nel Partito comunista di Russia e nell’Internazionale che, negli anni ’20 del ‘900, hanno portato alla vittoria dello stalinismo con la formula bastarda del “socialismo in un solo paese”, indispensabile alla controrivoluzione per cancellare l’internazionalismo e quindi ogni prospettiva di rivoluzione internazionale, per poi procedere allo smantellamento, pezzo per pezzo, di tutta la dottrina marxista. Da questo punto in poi, ha proseguito il compagno, in Russia non solo si assiste a uno sviluppo capitalistico impetuoso e non privo di difetti (scarsa concentrazione nell’industria e agricoltura arretrata), ma si perdono anche le redini dello Stato a guida comunista, come era nel disegno sempre presente in Lenin: autorizzare un’espansione capitalistica controllata e garantire le migliori condizioni per una ripresa rivoluzionaria a scala mondiale. Il compagno ha proseguito nell’analisi del carattere borghese della Russia “sovietica”, confrontando le Costituzioni del 1936 e del 1977 con quella del 1918 frutto della rivoluzione e ha concluso sostenendo con vigore che l’unico rimedio contro il virus opportunista cha ha così gravemente infettato il proletariato mondiale sta tutto nella difesa intransigente del programma comunista, attuata dal nostro Partito.

Berlino. Negli ultimi sei mesi, la sezione di lingua tedesca ha svolto un intenso lavoro esterno, concretizzatosi nella diffusione di volantini per il Primo Maggio (il testo in più lingue usato anche dalle sezioni italiane nella medesima occasione) e per la ricorrenza del 9/5 a Treptower Park (la cosiddetta “Liberazione” dal nazifascismo). Entrambi i volantini annunciavano anche l’incontro pubblico del 14/5, intitolato “Elezioni europee: illusioni e posizione della Sinistra Comunista”: per pubblicizzare l’incontro (che ha ribadito le nostre classiche posizioni in merito di Europa e di elezioni), i c. hanno diffuso un notevole numero di volantini, affisso parecchi manifesti grandi, annunciato l’incontro sulle pagine di alcuni giornali e su alcuni siti internet, oltre che – naturalmente – sul nostro sito di Partito e sulla pagine tedesca di Facebook. Stesso lavoro di propaganda è stato poi intrapreso per pubblicizzare l’altro incontro pubblico, del 17/10, dedicato alla scottante questione degli affitti (a proposito della quale il 3/10 s’era tenuto un grande corteo a Berlino: presenti i nostri c. con la nostra stampa e un volantino): “Lottare veramente contro lo Stato e contro il Capitale. Alt alle illusioni sullo stato sociale! Quali prospettive hanno le lotte sugli affitti?”. L’incontro ha sviluppato il tema, con ampi riferimenti al testo di Engels La questione delle abitazioni, riconducendo il problema delle abitazioni (e quindi degli affitti) alla prospettiva della lotta di classe contro il Capitale e attaccando le illusioni implicite nelle rivendicazioni di un “migliore Stato sociale”. Entrambi gli incontri si sono conclusi con vivaci e utili discussioni con i presenti. Intanto, è uscito anche il n.3 di Kommunistisches Programm, interamente occupato dal testo “Che cos’è il Partito Comunista Internazionale?”, che sarà un ulteriore incisivo strumento di propaganda nei mesi futuri.

Napoli. Il 29/9, s’è tenuta a Napoli, indetta e organizzata dal S.I. Cobas, un'assemblea nazionale per la preparazione dello sciopero generale del 25 ottobre e della manifestazione a Roma, il giorno dopo. La nostra sezione di Benevento è intervenuta con la diffusione della stampa e un volantino specifico e con l’intervento di un nostro compagno attivo nel beneventano Comitato di Lotta per Migliori Condizioni di Vita e di Lavoro. In estrema sintesi e riprendendo i temi toccati dal volantino, il compagno ha ricordato l’esperienza di lotta che l’ha portato al comunismo, ribadendo che “la lotta paga”, ma che le conquiste non sono “per sempre” e vengono rimangiate a una a una, non appena le condizioni ridiventano favorevoli al padronato e alla loro organizzazione statale e parastatale (con il contributo delle varie forze politiche e sindacali). Proprio questa consapevolezza contraddistingue l’intervento dei comunisti nelle lotte proletarie: la consapevolezza che bisogna abbattere il capitalismo e sostituirvi la dittatura proletaria, unica vera e definitiva conquista, che apre la strada alla società senza classi, al comunismo. Così, se l'azione e la lotta sindacale allenano alla lotta, solo un'organizzazione con una politica rivoluzionaria può guidare i proletari alla e per la battaglia definitiva: e questa organizzazione – ha concluso il compagno – è il partito rivoluzionario, il partito comunista.

Partito comunista internazionale

                                                                           (il programma comunista)

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