DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Usati dall'imperialismo USA come mercenari e come merce di scambio nell'infinita guerra di spartizione e posizionamento in Medio Oriente; ingannati ed esaltati come martiri da laici, libertari, socialistoidi di tutto il mondo in nome del fantasma di una tolleranza etica e spirituale, contrapposta allo spettro del fascistoide integralismo religioso; subordinati e asserviti a una borghesia kurda che, divisa in almeno tre fazioni “nazionali”, vi spinge al massacro in nome di una patria che potrà solo essere un piccolo Stato capitalista – fino a quando, sorelle e fratelli proletari, sopporterete l'orrore di una borghesia feroce che costringe, tra bombe, fame e malattie, voi e milioni di altri proletari e proletarie siriani o irakeni, turchi o iraniani, palestinesi o israeliani a cercar di sfuggire al genocidio abbracciando i falsi miti della democrazia, in una sterile rivolta etnica che, con il tributo del vostro sangue, cambierà solo il passaporto dei vostri (nostri!) oppressori?

 

Sorelle e fratelli proletari, trasformate l'ormai inutile arma della rivolta nazionale nella lotta per la preparazione della rivoluzione proletaria internazionale! I vostri (i nostri!) interessi sono quelli indicati dai nostri antenati, protagonisti della Comune di Parigi del 1871 e dell'Ottobre Rosso di Russia del 1917: distruggere lo Stato imperialista e democratico per edificare sulle sue macerie lo Stato senza frontiere del proletariato internazionale, che abolirà le cause del nostro (vostro!) dolore: la proprietà privata e monopolista dei mezzi di produzione e della terra ed il lavoro salariato, e di conseguenza le loro odiose forme dittatoriali come la divisione in classi e il patriarcato.

OPPORRE ALLA GUERRA FRA GLI STATI CAPITALISTICI E ALL'INGANNO DELLE PATRIE LA GUERRA TRA LA NOSTRA CLASSE (I PROLETARI INTERNAZIONALI, SENZA RISERVE) E TUTTE LE BORGHESIE NAZIONALI!

TRASFORMARE LA GUERRA IMPERIALISTA BORGHESE IN RIVOLUZIONE PROLETARIA COMUNISTA!

 

Partito comunista internazionale

                                                                           (il programma comunista)

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  • Israele: Note internazionali: Uno sciopero in Palestina, il problema "nazionale" ebreo ( Prometeo, n°105, 1934)
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  • Israele: Detto in poche righe ( Il programma comunista, n°18, 1968)
  • Israele: Spigolature ( Il programma comunista, n°20, 1968)
  • Israele: Un grosso affare ( Il programma comunista, n°18, 1969)
  • Incrinature nel blocco delle classi in Israele(Il Programma comunista, n°17, 1971)
  • Curdi palestinesi(Il Programma comunista, n°7, 1975 )
  • Dove va la resistenza palestinese? (I)(Il Programma comunista, n°17, 1977)
  • Dove va la resistenza palestinese? (II)(Il Programma comunista, n°18, 1977)
  • Dove va la resistenza palestinese? (III)(Il Programma comunista, n°19, 1977)
  • Il lungo calvario della trasformazione dei contadini palestinesi in proletari(Il Programma comunista, n°20-21-22, 1979).
  • In rivolta le indomabili masse sfruttate palestinesi ( E' nuovamente l'ora di Gaza e della Cisgiordania)(Il Programma comunista, n°8, 1982)
  • Cannibalismo dello Stato colonialmercenario di Israele(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • Le masse oppresse palestinesi e libanesi sole di fronte ai cannibali dell'ordine borghese internazionale(Il Programma comunista, n°12, 1982)
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  • Per lo sbocco proletario e classista della lotta delle masse oppresse palestinesi e di tutto il Medioriente(Il Programma comunista, n°14, 1982)
  • La lotta nazionale dei proletari palestinesi(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • Sull'oppressione e la discriminazione dei proletari palestinesi(Il Programma comunista, n°19, 1982)
  • La lotta nazionale delle masse palerstinesi nel quadro del movimento sociale in Medioriente(Il Programma comunista, n°20, 1982)
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