DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Queste umili note sono scritte dopo le notizie di stampa e radio della mattina dell'8 ottobre 1959.

La partenza del razzo è stata annunziata riferendola al "4 ottobre" senza dare ore. Da quanto poi annunziato si induce che la partenza sia avvenuta alle ore 3 di Roma e 5 di Mosca antimeridiane.

Il primo comunicato dice, come diranno tutti gli altri, che il corpo "segue l'orbita prestabilita". I nostri gravi dubbi riguardano il modo di prestabilirla, il modo di verificarla, e... il modo di raccontarcela. La previsione iniziale era di raggiungere l'orbita lunare senza cadere sulla Luna, ma passando a 10.000 km da essa. Può essere stato errore dei profani non capire che si trattava dell'ora di passaggio non "dietro" la Luna, ma di fianco ad essa, a pari distanza dalla Terra (circa 378.000 km).

Il passaggio a tale distanza è previsto e poi annunciato per le ore 15 (di Roma) del 6. Si comunica che è avvenuto a 7.000 e non 10.000 km dalla Luna. Dunque variante all'orbita prestabilita. Senza calcoli, si può affermare che tale variante di circa 3.000 km significa, in punti ulteriori della asserita orbita (racchiudente la Terra e la Luna in questa prima rivoluzione), varianti di centinaia di migliaia di chilometri e di molti giorni.

Non sappiamo capire come (notizia non russa) i segnali radio a quell'ora precisa si sono disturbati, visto che il corpo solo molte ore ed ore più tardi sarebbe stato "nascosto" dal globo lunare. Questa volta vi è l'altra novità che i segnali non sono lanciati di continuo ma ad ore del giorno prestabilite (questo lo crediamo possibile).

È anche colpa dei profani avere capito che il corpo avrebbe girato in tondo attorno alla Luna alla stessa distanza di 7.000 km, essendo chiaro che i 10 e poi 7.000 erano dati come un minimo del raggio vettore, e che questo sarebbe poi aumentato.

Sono state date due distanze e tempi; prima di tale passaggio: alle 10 del 5, km 248.000, e alle 18 km 284.000. Sono 36.000 in otto ore e la velocità media è di 1,25 km per secondo; il giornale filo-russo ha detto da Mosca che era di due km.

Si è annunziato che il corpo ha appena sfiorata la velocità di fuga e quindi è andato più lento dei Lunik I e II, raggiungendo la distanza della Luna non più in 36 e 34 ore ma in due giorni e mezzo, ossia 60 ore. Il lettore ricorderà che noi demmo tale tempo nelle note sul Lunik I, e a noi sembrò che le distanze annunziate fossero esagerate.

Con la velocità di fuga, e misurando le distanze dalla Terra in linea retta, il corpo dopo tale tempo dovrebbe avere la velocità di soli 1,5 circa km per secondo. Questo contraddice la cifra prima annunziata.

Maggiore contraddizione deriva dalla successiva notizia che nel curvare dietro la Luna il corpo procede a poche centinaia di km per ora; e quindi dalle astronavi sarà facile osservare i corpi celesti (!). Bisogna distinguere tra la velocità propria sull'orbita e la velocità presa sulla radiale Terra-Lunik. Questa seconda si può ridurre molto, ed anche a meno di poche centinaia di km/ora, ma la vera velocità sull'orbita resta dell'ordine di quel chilometro e mezzo, ossia oltre 5.000 km/ora - notando che la Luna scorre in senso opposto a 3.600 km/ora.

Si era detto che il corpo si sarebbe stabilito indefinitamente su una grande orbita comprendente la Terra e la Luna descritta in nove giorni. In tal caso ogni tre cicli la Luna avrebbe tagliata tale orbita - ma crediamo che la sua azione perturbatrice, utile la prima volta per rendere ellittica l'orbita di fuga, avrebbe causato la deformazione della traiettoria e la poco probabile caduta sulla Luna, e molto probabile sulla Terra.

Le ultime notizie dell'8 dicono che l'apogeo sarà a 470.000 km (dunque assai più di quello atteso e prestabilito) (?!) e il perigeo a 40.000 (già troppi per la verifica ottica del passaggio). Il semiasse maggiore di tale orbita risulta dalla media distanza in 255.000 km; mentre per la Luna è 387.000. Il rapporto del primo al secondo è 0,66. Per la terza legge di Keplero il rapporto dei tempi di rivoluzione risulta 0,535 (radice quadra del cubo a 0,66). Se quindi la Luna gira attorno alla Terra in 27 giorni circa il Lunik girerebbe in 14 e mezzo. Può dunque essere corrente la data del 10 ottobre per la massima distanza e quella del 18 annunziata per la minima. Ma è evidente che gli annunci si vanno modificando di comunicato in comunicato; ed è quindi pura millanteria parlare di orbite minutamente calcolate in previsione del lancio. Più ancora infondata appare la pretesa che la vera orbita sia rilevabile, e quella che, fatti i calcoli, la si corregga da terra.

Si è parlato, per questo ultimo razzo o corpo lanciato con razzi, di "stazione", in quanto esso contiene strumenti che inviano segnalazioni alla base terrestre. Non è possibile mentre il viaggio è ancora in corso, tra monche notizie e ridondanza di commenti ad effetto, dire a che si limitano le trasmissioni; assai inverosimile è che consentano di stabilire la posizione effettiva del corpo nello spazio e le sue distanze (telemetriche? i dati su cui lavora l'astronomo non sono telemetrici) da altri corpi o da noi. Purtroppo la "scienza" che fa sbalordire tanti ammiratori cammina sul sentiero della fumettistica "fantascienza". Finora la stazione era un satellite artificiale della Terra costruito nello spazio con successivi lanci, e praticabile dall'uomo come trampolino per viaggi astrali. Chiamare stazione un semplice complesso di strumenti, complicatissimi fin che si vuole, e fondare sul suo automatismo, significa venire alla nostra tesi, che l'uomo del nostro tempo nominerà suo procuratore spaziale un robot, perché vada, veda e racconti in vece sua. Siamo codini, ma diamo della ciarlatanata alla stazione astrale per treni viaggiatori, e alla non lontana messa in vendita dei biglietti! Sfiducia nella scienza umana, questa? Sì, fin che tale scienza non descriverà fuori da un raggio di iniziati quello che ha "prestabilito", prima di effettuare le grandi prove sperimentali. Cioè fino a quando sarà scienza ad uso di una società proprietaria, e statalista.

10 ottobre mattina. Le notizie dicono che il Lunik fila verso l'apogeo di 470.000 km. Aggiungono che la velocità è minima, di soli 1.400 km orari, poco più di un aereo supersonico, e quindi meno di mezzo chilometro al secondo. Il proiettile di un cannone del secolo scorso era più veloce. Bene. Per ora non verifichiamo il calcolino della velocità minima all'apogeo e massima al perigeo (che sarà sempre inferiore alla velocità di fuga). Notiamo che si dovrebbe proprio credere ad un Dialogato Astrale tra i giganti russi e noi pigmei. Fin dalla prima nostra nota sul Satellite Sputnik I deridemmo la cafoneria degli annunci delle velocità immani, e spiegammo che il capolavoro era raggiungere basse velocità. Ora, con questo disinvolto voltafaccia, ci danno la risposta. Ci hanno anche risposto alla richiesta che il corpo girasse in non meno di un giorno. Ricevuto e passo... Un momento. Una delle nostre condizioni era che l'orbita non fosse tanto eccentrica. Quella oggi presentata (se verificata ed osservata si vedrà poi) è ancora troppo eccentrica, tra i 470.000 e 40.000 km (distanza a cui non crediamo possibile la fotografia telescopica del corpo). La relazione tra i due raggi vettori estremi è di oltre il decuplo; per la Luna vera è circa di nove decimi. Capital-comunisti ex atei: ci vuole ancora qualcosa per far le fiche al creatore!

 

Da "Il programma comunista" n. 18 del 1959

INTERNATIONAL COMMUNIST PARTY PRESS
ARTICOLI GUERRA UCRAINA
RECENT PUBLICATIONS
  • Il proletariato nella seconda guerra mondiale e nella
    Il proletariato nella seconda guerra mondiale e nella "Resistenza" antifascista
      PDF   Quaderno n°4 (nuova edizione 2021)
  • Storia della Sinistra Comunista V
    Storia della Sinistra Comunista V
  • Perchè la Russia non era comunista
    Perchè la Russia non era comunista
      PDF   Quaderno n°10
  • 1917-2017 Ieri Oggi Domani
    1917-2017 Ieri Oggi Domani
      PDF   Quaderno n°9
  • Per la difesa intransigente ...
    Per la difesa intransigente
NOSTRI TESTI SULLA "QUESTIONE ISRAELE-PALESTINA"
  • Israele: In Palestina, il conflitto arabo-ebreo ( Prometeo, n°96,1933)
  • Israele: Note internazionali: Uno sciopero in Palestina, il problema "nazionale" ebreo ( Prometeo, n°105, 1934)
  • I conflitti in Palestina ( Prometeo, n°131,1935)
  • Gli avvenimenti in Palestina (Prometeo, n°132,1935)
  • Israele: Fraternità pelosa ( Il programma comunista, n°21, 1960)
  • Israele: Il conflitto nel Medioriente alla riunione emiliano-romagnola (Il programma comunista, n°17, 1967)
  • Israele: Nel baraccone nazional-comunista: vie nazionali, blocco con la borghesia ( Il programma comunista, n°20, 1967)
  • Israele: Detto in poche righe ( Il programma comunista, n°18, 1968)
  • Israele: Spigolature ( Il programma comunista, n°20, 1968)
  • Israele: Un grosso affare ( Il programma comunista, n°18, 1969)
  • Incrinature nel blocco delle classi in Israele(Il Programma comunista, n°17, 1971)
  • Curdi palestinesi(Il Programma comunista, n°7, 1975 )
  • Dove va la resistenza palestinese? (I)(Il Programma comunista, n°17, 1977)
  • Dove va la resistenza palestinese? (II)(Il Programma comunista, n°18, 1977)
  • Dove va la resistenza palestinese? (III)(Il Programma comunista, n°19, 1977)
  • Il lungo calvario della trasformazione dei contadini palestinesi in proletari(Il Programma comunista, n°20-21-22, 1979).
  • In rivolta le indomabili masse sfruttate palestinesi ( E' nuovamente l'ora di Gaza e della Cisgiordania)(Il Programma comunista, n°8, 1982)
  • Cannibalismo dello Stato colonialmercenario di Israele(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • Le masse oppresse palestinesi e libanesi sole di fronte ai cannibali dell'ordine borghese internazionale(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • La lotta delle masse oppresse palestinesi e libanesi è anche la nostra lotta- volantino(Il Programma comunista, n°13, 1982)
  • Per lo sbocco proletario e classista della lotta delle masse oppresse palestinesi e di tutto il Medioriente(Il Programma comunista, n°14, 1982)
  • La lotta nazionale dei proletari palestinesi(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • Sull'oppressione e la discriminazione dei proletari palestinesi(Il Programma comunista, n°19, 1982)
  • La lotta nazionale delle masse palerstinesi nel quadro del movimento sociale in Medioriente(Il Programma comunista, n°20, 1982)
  • Il ginepraio del Libano e la sorte delle masse palestinesi ( Il programma comunista, n°2, 1984)
  • La questione palestinese al bivio ( Il programma comunista, n°1, 1988)
  • Il nostro messaggio ai proletari palestinesi ( Il programma comunista, n°2, 1989)
  • Una diversa prospettiva per le masse proletarie (Il programma comunista, n°5, 1993)
  • La questione palestinese e il movimento operaio internazionale ( Il programma comunista, n°9, 2000)
  • Gaza, o delle patrie galere (Il programma comunista, n. 2, 2008)
  • Israele e Palestina: terrorismo di Stato e disfattismo proletario ( Il programma comunista, n°1, 2009)
  • A Gaza, macelleria imperialista contro il proletariato ( Il programma comunista, n°1, 2009)
  • Il nemico dei proletari palestinesi è a Gaza City ( Il programma comunista, n°1, 2013)
  • Per uscire dall’insanguinato vicolo cieco mediorientale (Il programma comunista, n° 5, 2014)
  • Guerre e trafficanti d’armi in Medioriente (Il programma comunista, n°5, 2014)
  • Gaza: un ennesimo macello insanguina il Medioriente-Volantino (Il programma comunista, n°5, 2014)
  • L’alleanza delle borghesie israeliana e palestinese contro il proletariato (Il programma comunista, n°6, 2014)
  • Israele e Palestina: terrorismo di Stato e disfattismo proletario  ( Il programma comunista, n°3, 2021)
  • A fianco dei proletari e delle proletarie palestinesi! ( Il programma comunista, n°5-6, 2023)
  • Il proletariato palestinese nella tagliola infame dei nazionalismi ( Il programma comunista, n°2, 2024)
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.