DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Com’è giusto che sia, in tempi così avari del soffio patriottico di una volta, il primo ministro francese ha chiamato les enfants de la Patrie a ritornare su suolo francese, abbandonando al suo destino l’odiosa Angleterre, dopo la sua uscita di scena dall’UE. Monsieur le Président ha chiamato forse i proletari francesi o gli immigrati d’Africa di più vecchia generazione sull’amata terra di Francia “per aumentare i salari e diminuire l’orario di lavoro”, come sogna qualche gruppo di “sinistra”? Al contrario, salendo sul tetto della terrazza del Palace de la Monnaie (la vecchia zecca dello Stato), il Primo ministro ha annunciato “mirabolanti iniziative fiscali a favore dei banchieri e degli operatori finanziari, che dovessero lasciare Londra” (il Sole 24 ore del 9 luglio). Sul suo taccuino c’è forse un umile jobs act à l’italienne? No, c’è: 1) la riduzione del “tasso di imposta” delle società francesi fino a 25% dall’attuale 33%; 2) la riduzione della “tassa sui patrimoni”, sostituita da un prelievo forfettario del 30% sui ricavi di capitali. Immaginatevi i “cervelli in fuga” come degli insetti che vanno a succhiare il nettare finanziario spostandolo da una Borsa-arnia all’altra! E c’è dell’altro: verrà drasticamente diminuita “l’imposta sui salari” pagata dalle banche ed eliminato il prelievo sul commercio intra day (quello che corrisponde al lasso di tempo dall’apertura del mercato fino alla sua chiusura: 6 ore). Non basta: il governo escluderebbe anche i bonus (la parte più elevata dello stipendio) dal calcolo della “tassa di fine rapporto” per i traders che venissero licenziati.

 Perché tutto questo? Il presidente della nazione francese vorrebbe promuovere Parigi come sede finanziaria europea, spostandola da Londra: questo implicherebbe (c’è qualche dubbio?) “lo sviluppo di tutta la Francia”: “Ogni finanziere, ogni banchiere, ogni operatore di base che si stabilisse a Parigi aiuterebbe a creare altri posti di lavoro”. Si tratta – aggiunge qualcuno – di una nuova puntata della secolare sfida tra Londra e Parigi, dai tempi delle colonie e della guerra per il predominio sui mari del globo? L’intero pacchetto finanziario a nome “Parigi” sarebbe, tuttavia, in concorrenza con Francoforte, Amsterdam, Madrid, Dublino, e anche Milano. Immaginate ora la disperazione dei banchieri mentre sono costretti a “cambiar casa”, a “far trasloco”, a “perdere il passaporto” nel trasferimento da una sede distaccata all’altra per andare in Europa. Che fatica, scegliere la douce France (il quartiere della Defense a Parigi) per i loro affari o trasferirsi nella sede di Francoforte o di Milano, dove i super affaristi “dai ricchi stipendi” potrebbero sistemarsi, dopo il divorzio di Londra da Bruxelles. C’è una via d’uscita, tuttavia. Se quest’1% possiede tutte le ricchezze del mondo mentre il 99% sopravvive appena, come nella vecchia Francia di Luigi XVI, allora, è tempo, proletari, che Madame la Guillotine riprenda il suo vecchio lavoro!

 

Partito comunista internazionale

                                                                           (il programma comunista)

INTERNATIONAL COMMUNIST PARTY PRESS
ARTICOLI GUERRA UCRAINA
RECENT PUBLICATIONS
  • Il proletariato nella seconda guerra mondiale e nella
    Il proletariato nella seconda guerra mondiale e nella "Resistenza" antifascista
      PDF   Quaderno n°4 (nuova edizione 2021)
  • Storia della Sinistra Comunista V
    Storia della Sinistra Comunista V
  • Perchè la Russia non era comunista
    Perchè la Russia non era comunista
      PDF   Quaderno n°10
  • 1917-2017 Ieri Oggi Domani
    1917-2017 Ieri Oggi Domani
      PDF   Quaderno n°9
  • Per la difesa intransigente ...
    Per la difesa intransigente
NOSTRI TESTI SULLA "QUESTIONE ISRAELE-PALESTINA"
  • Israele: In Palestina, il conflitto arabo-ebreo ( Prometeo, n°96,1933)
  • Israele: Note internazionali: Uno sciopero in Palestina, il problema "nazionale" ebreo ( Prometeo, n°105, 1934)
  • I conflitti in Palestina ( Prometeo, n°131,1935)
  • Gli avvenimenti in Palestina (Prometeo, n°132,1935)
  • Israele: Fraternità pelosa ( Il programma comunista, n°21, 1960)
  • Israele: Il conflitto nel Medioriente alla riunione emiliano-romagnola (Il programma comunista, n°17, 1967)
  • Israele: Nel baraccone nazional-comunista: vie nazionali, blocco con la borghesia ( Il programma comunista, n°20, 1967)
  • Israele: Detto in poche righe ( Il programma comunista, n°18, 1968)
  • Israele: Spigolature ( Il programma comunista, n°20, 1968)
  • Israele: Un grosso affare ( Il programma comunista, n°18, 1969)
  • Incrinature nel blocco delle classi in Israele(Il Programma comunista, n°17, 1971)
  • Curdi palestinesi(Il Programma comunista, n°7, 1975 )
  • Dove va la resistenza palestinese? (I)(Il Programma comunista, n°17, 1977)
  • Dove va la resistenza palestinese? (II)(Il Programma comunista, n°18, 1977)
  • Dove va la resistenza palestinese? (III)(Il Programma comunista, n°19, 1977)
  • Il lungo calvario della trasformazione dei contadini palestinesi in proletari(Il Programma comunista, n°20-21-22, 1979).
  • In rivolta le indomabili masse sfruttate palestinesi ( E' nuovamente l'ora di Gaza e della Cisgiordania)(Il Programma comunista, n°8, 1982)
  • Cannibalismo dello Stato colonialmercenario di Israele(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • Le masse oppresse palestinesi e libanesi sole di fronte ai cannibali dell'ordine borghese internazionale(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • La lotta delle masse oppresse palestinesi e libanesi è anche la nostra lotta- volantino(Il Programma comunista, n°13, 1982)
  • Per lo sbocco proletario e classista della lotta delle masse oppresse palestinesi e di tutto il Medioriente(Il Programma comunista, n°14, 1982)
  • La lotta nazionale dei proletari palestinesi(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • Sull'oppressione e la discriminazione dei proletari palestinesi(Il Programma comunista, n°19, 1982)
  • La lotta nazionale delle masse palerstinesi nel quadro del movimento sociale in Medioriente(Il Programma comunista, n°20, 1982)
  • Il ginepraio del Libano e la sorte delle masse palestinesi ( Il programma comunista, n°2, 1984)
  • La questione palestinese al bivio ( Il programma comunista, n°1, 1988)
  • Il nostro messaggio ai proletari palestinesi ( Il programma comunista, n°2, 1989)
  • Una diversa prospettiva per le masse proletarie (Il programma comunista, n°5, 1993)
  • La questione palestinese e il movimento operaio internazionale ( Il programma comunista, n°9, 2000)
  • Gaza, o delle patrie galere (Il programma comunista, n. 2, 2008)
  • Israele e Palestina: terrorismo di Stato e disfattismo proletario ( Il programma comunista, n°1, 2009)
  • A Gaza, macelleria imperialista contro il proletariato ( Il programma comunista, n°1, 2009)
  • Il nemico dei proletari palestinesi è a Gaza City ( Il programma comunista, n°1, 2013)
  • Per uscire dall’insanguinato vicolo cieco mediorientale (Il programma comunista, n° 5, 2014)
  • Guerre e trafficanti d’armi in Medioriente (Il programma comunista, n°5, 2014)
  • Gaza: un ennesimo macello insanguina il Medioriente-Volantino (Il programma comunista, n°5, 2014)
  • L’alleanza delle borghesie israeliana e palestinese contro il proletariato (Il programma comunista, n°6, 2014)
  • Israele e Palestina: terrorismo di Stato e disfattismo proletario  ( Il programma comunista, n°3, 2021)
  • A fianco dei proletari e delle proletarie palestinesi! ( Il programma comunista, n°5-6, 2023)
  • Il proletariato palestinese nella tagliola infame dei nazionalismi ( Il programma comunista, n°2, 2024)
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.