DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Dunque, papa Francesco – questo nuovo faro di civiltà e amor cristiano, per l'infinita schiera delle mezze classi beone – ha detto che la Chiesa deve “tornar povera”, deve “andare in giro scalza”. E tutti ad ammirare tanta celestiale saggezza, come se da due millenni i preti (di ogni parrocchia, intendiamoci bene: evangelizzatori, rabbini, imam, pastori, asceti e illuminati, guru e santoni di ogni specie, e compagnia bella!) non avessero mai cessato un solo istante a diffondere questo vangelo di lacrimevoli luoghi comuni, ampiamente contraddetto dalla realtà – la realtà loro e dei modi di produzione che si sono succeduti e che hanno visto nei preti (di nuovo: di ogni parrocchia) i... “carabinieri buoni” da affiancare a quelli “cattivi”, i garanti di un posticino tranquillo nell'aldilà, visto che nell'aldiqua proprio non era e non è possibile averlo, quel posticino tranquillo.

Dunque, dovremo attenderci un tripudio di alluci nudi, da quelli del gesuita Francesco a quelli del cardinal Bertone, del cardinal Ruini, del cardinal Bagnasco, del cardinal Scola, giù giù fino all'ultimo prete, magari già abituato ad andar scalzo – tutti alluci in dialogo sublime fra loro e con quelli di noi poveri mortali, tutti interessati al bene del prossimo, dentro e fuori i confessionali – un formicolar di alluci per strada, nelle case e nelle chiese, negli ospedali e nelle prigioni, nei festival e nei talk shows televisivi...

Ma non c'è odor di piedi, pardon, di bruciato, in tutto ciò? Non viene il dubbio che, più il modo di produzione vigente (quello capitalistico, tanto per dir pane al pane e prete al prete) traballa, più le tensioni sociali minacciano di crescere e diventare esplosive, più le maglie di quel riformismo dittatoriale che ha nome democrazia si strappano rivelando la dura corazza armata, e più il compito di questi signori è di mostrarsi di volta in volta angelicamente comprensivi, ma anche (quando è necessario) dannatamente repressivi? Che insomma il loro ruolo (ideologico e materiale) è quello di ammaliare le masse, di tenerle avvinte in una ragnatela di buoni sentimenti, immerse in una melassa di vuote proclamazioni – e poi, se ciò non basta, schierarsi sempre e comunque dalla parte dei potenti, delle classi dominanti? Un esempio fra i tanti possibili? Martin Lutero, il riformatore protestante che tuonava contro i privilegi e la corruzione della Chiesa di Roma, quando i contadini insorsero nella Germania del 1500, da che parte si schierò? dalla parte dei baroni, e Thomas Müntzer, capo militare e spirituale dei contadini, fu torturato e decapitato. Che altro ruolo hanno avuto le religioni, in saecula saeculorum? Vi immaginate un papa (eccetera eccetera) che dica: “Vogliamo una Chiesa ricca! Che ce ne frega dei poveri? Che ce ne frega della disoccupazione e della fame di massa? Ciò che c’importa è il potere, spirituale e secolare. Ciò che c'importa è ammassar fortune, mangiare, bere e scopare. Il resto può andare a farsi fottere!”?

Così, prepariamoci agli alluci nudi, al saio e al cilicio esibiti in piazza, al digiuno e all'autoflagellazione, alla rinuncia e alla povertà in terra (silenziosa e benedetta) come modello di vita...

 

Partito comunista internazionale

                                              (il programma comunista)

 

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