DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Il giorno 3 gennaio, si è svolta a Gesualdo, paese della provincia di Avellino interessato dalle trivellazioni per l'estrazione di petrolio, una manifestazione promossa dai No-Triv(ellazioni).

Vi è stata la partecipazione di circa 2500 tra giovani, donne ed anche anziani. Era carente la partecipazione di abitanti del luogo e dintorni. La maggior parte dei partecipanti, provenienti da tutta la Campania, apparteneva a vari comitati e organismi di lotta, sia di No-Triv che di altra natura. Molti giovani, organizzati, proponevano e auspicavano un allargamento e una vasta unità delle lotte.

La gran parte dei partecipanti assorbiva con “avidità” ogni indicazione. Accettava e commentava molto positivamente il volantino diffuso dal “Comitato per migliori condizioni di vita e di lavoro” di Benevento (vedi sotto), in cui sono attivi anche alcuni nostri compagni. Ma, parimenti, assorbiva ogni altra indicazione (per lo più, proposte riformistiche) purché vi fosse una qualche critica al governo che a tutti appare nemico (alla faccia dei sondaggi di opinione…).

La modalità della manifestazione, il lungo e faticoso percorso e il freddo pungente non hanno scoraggiato i manifestanti. Ciò denota un risveglio della volontà (o meglio, secondo noi, esigenza) di lotta, che comunque travalicava la manifestazione e gli obbiettivi che gli organizzatori proponevano.

Si può guardare a questa manifestazione da due punti di vista differenti: da una parte, manifestanti che si schierano radicalmente contro il governo Renzi, e in particolare contro il Jobs Act; dall'altra, le parole d'ordine tutte riformistiche, anche se i toni sono arrabbiati.

Gli interventi finali hanno meglio mostrato che nella sostanza non vi era alcuna radicalità ma solo violenza verbale nei toni e riformismo nelle parole e nei concetti.

Significativo è che, su una quindicina di interventi, 4 o 5 fossero riservati a produttori di vino di un certo rilievo: come a dire che (e lo dicevano davvero) bisogna “favorire la produttività”, assecondando la “vocazione” produttiva del territorio. Fare la battaglia della produttività... che sciocchezza! Renzi potrebbe agevolmente rispondere che è proprio in nome della produttività che va estratto il petrolio: ciò fa più PIL...

La parola d'ordine più usata dagli organizzatori, oltre che dai comitati vari, è stata: “vogliamo un diverso modello di sviluppo”. Come a dire: “siamo favorevoli a un capitalismo ‘buono’ e contro quello ‘cattivo’”. Solo gli anarchici hanno affermato che non si tratta di rivendicare un modello di sviluppo diverso ma di rivendicare una diversa organizzazione della società.

Raccontiamo un episodio che vale tutta la manifestazione e ancor più vale il nostro intervento.

Si è avvicinata ai compagni che diffondevano il volantino del “Comitato di lotta per migliori condizioni di vita e di lavoro” di Benevento una giovane donna che dopo aver letto il volantino ha esordito dicendo : “Anch'io sono comunista” e con una irrefrenabile voglia di raccontare ha detto: “Lavoravo a poca distanza in linea d'aria di una di quelle discariche che voi in questo volantino menzionate. Il risultato è che ho un tumore... sono stata operata 5 volte e non so come andrà a finire... Grido, e vorrei gridare più forte, ma sembra che gridi al vento. Non ha orecchie nemmeno chi ha avuto figli o fratelli morti per la discarica!”.

Ci sarebbe piaciuto che questo fosse stato il comizio finale della manifestazione e per noi lo è.

Cara compagna, tu non gridi al vento, noi ti ascoltiamo e ti sentiamo. Tu hai dato un senso a questa manifestazione. Sei stata capace di inscrivere questa giornata nella lotta per migliori condizioni di vita e di lavoro. Hai indicato con noi la strada per la definitiva lotta a questo sistema, al capitalismo, per cambiare la società.

 

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista)

INTERNATIONAL COMMUNIST PARTY PRESS
ARTICOLI GUERRA UCRAINA
RECENT PUBLICATIONS
  • Il proletariato nella seconda guerra mondiale e nella
    Il proletariato nella seconda guerra mondiale e nella "Resistenza" antifascista
      PDF   Quaderno n°4 (nuova edizione 2021)
  • Storia della Sinistra Comunista V
    Storia della Sinistra Comunista V
  • Perchè la Russia non era comunista
    Perchè la Russia non era comunista
      PDF   Quaderno n°10
  • 1917-2017 Ieri Oggi Domani
    1917-2017 Ieri Oggi Domani
      PDF   Quaderno n°9
  • Per la difesa intransigente ...
    Per la difesa intransigente
NOSTRI TESTI SULLA "QUESTIONE ISRAELE-PALESTINA"
  • Israele: In Palestina, il conflitto arabo-ebreo ( Prometeo, n°96,1933)
  • Israele: Note internazionali: Uno sciopero in Palestina, il problema "nazionale" ebreo ( Prometeo, n°105, 1934)
  • I conflitti in Palestina ( Prometeo, n°131,1935)
  • Gli avvenimenti in Palestina (Prometeo, n°132,1935)
  • Israele: Fraternità pelosa ( Il programma comunista, n°21, 1960)
  • Israele: Il conflitto nel Medioriente alla riunione emiliano-romagnola (Il programma comunista, n°17, 1967)
  • Israele: Nel baraccone nazional-comunista: vie nazionali, blocco con la borghesia ( Il programma comunista, n°20, 1967)
  • Israele: Detto in poche righe ( Il programma comunista, n°18, 1968)
  • Israele: Spigolature ( Il programma comunista, n°20, 1968)
  • Israele: Un grosso affare ( Il programma comunista, n°18, 1969)
  • Incrinature nel blocco delle classi in Israele(Il Programma comunista, n°17, 1971)
  • Curdi palestinesi(Il Programma comunista, n°7, 1975 )
  • Dove va la resistenza palestinese? (I)(Il Programma comunista, n°17, 1977)
  • Dove va la resistenza palestinese? (II)(Il Programma comunista, n°18, 1977)
  • Dove va la resistenza palestinese? (III)(Il Programma comunista, n°19, 1977)
  • Il lungo calvario della trasformazione dei contadini palestinesi in proletari(Il Programma comunista, n°20-21-22, 1979).
  • In rivolta le indomabili masse sfruttate palestinesi ( E' nuovamente l'ora di Gaza e della Cisgiordania)(Il Programma comunista, n°8, 1982)
  • Cannibalismo dello Stato colonialmercenario di Israele(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • Le masse oppresse palestinesi e libanesi sole di fronte ai cannibali dell'ordine borghese internazionale(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • La lotta delle masse oppresse palestinesi e libanesi è anche la nostra lotta- volantino(Il Programma comunista, n°13, 1982)
  • Per lo sbocco proletario e classista della lotta delle masse oppresse palestinesi e di tutto il Medioriente(Il Programma comunista, n°14, 1982)
  • La lotta nazionale dei proletari palestinesi(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • Sull'oppressione e la discriminazione dei proletari palestinesi(Il Programma comunista, n°19, 1982)
  • La lotta nazionale delle masse palerstinesi nel quadro del movimento sociale in Medioriente(Il Programma comunista, n°20, 1982)
  • Il ginepraio del Libano e la sorte delle masse palestinesi ( Il programma comunista, n°2, 1984)
  • La questione palestinese al bivio ( Il programma comunista, n°1, 1988)
  • Il nostro messaggio ai proletari palestinesi ( Il programma comunista, n°2, 1989)
  • Una diversa prospettiva per le masse proletarie (Il programma comunista, n°5, 1993)
  • La questione palestinese e il movimento operaio internazionale ( Il programma comunista, n°9, 2000)
  • Gaza, o delle patrie galere (Il programma comunista, n. 2, 2008)
  • Israele e Palestina: terrorismo di Stato e disfattismo proletario ( Il programma comunista, n°1, 2009)
  • A Gaza, macelleria imperialista contro il proletariato ( Il programma comunista, n°1, 2009)
  • Il nemico dei proletari palestinesi è a Gaza City ( Il programma comunista, n°1, 2013)
  • Per uscire dall’insanguinato vicolo cieco mediorientale (Il programma comunista, n° 5, 2014)
  • Guerre e trafficanti d’armi in Medioriente (Il programma comunista, n°5, 2014)
  • Gaza: un ennesimo macello insanguina il Medioriente-Volantino (Il programma comunista, n°5, 2014)
  • L’alleanza delle borghesie israeliana e palestinese contro il proletariato (Il programma comunista, n°6, 2014)
  • Israele e Palestina: terrorismo di Stato e disfattismo proletario  ( Il programma comunista, n°3, 2021)
  • A fianco dei proletari e delle proletarie palestinesi! ( Il programma comunista, n°5-6, 2023)
  • Il proletariato palestinese nella tagliola infame dei nazionalismi ( Il programma comunista, n°2, 2024)
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.