DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

 

Apprendiamo con rabbia dell'ennesimo suicidio di un lavoratore disoccupato: a Guarrato, nel Trapanese, un operaio edile di 61 anni s'è impiccato a una trave di casa, angosciato dalla mancanza di lavoro.

Ricordate la sequenza di suicidi alla fabbrica cinese della Foxconn e a quelle francesi di France Télecom e della Renault? Ricordate gli ormai molti lavoratori che si sono sparati o impiccati o dati alle fiamme negli ultimi anni? Chi sono i mandanti di questi “suicidi operai”, che vanno ad aggiungersi in maniera macabra ai quotidiani “omicidi in fabbrica” di proletari stritolati, ustionati, asfissiati, morti d'amianto o di altre sostanze cancerogene?

Il primo mandante è il modo di produzione capitalistico, con i suoi ritmi, le sue massacranti condizioni di lavoro, la sua ossessiva ricerca del profitto, la sua totale instabilità, che da un giorno all'altro scarica per strada come se fossero rifiuti le braccia che più non gli servono, condannando alla disperazione e alla fame famiglie intere. Il secondo mandante è formato da quella banda criminale di politici e sindacalisti che hanno abbandonato a se stessi i lavoratori, dopo averli drogati di illusioni democratiche e riformiste, dopo avergli instillato il morbo della delega, dell'autoflagellazione, della rinuncia alla lotta. L'operaio di Guarrato ha lasciato infilato in un volume della Costituzione Italiana un foglio di carta su cui aveva scritto: “L’articolo 1 della Costituzione dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, insieme alla lista dei morti per suicidio a causa della mancanza di lavoro che negli ultimi anni aveva ricopiato dalle cronache.

Strappiamo dalla mente e dal cuore dei proletari questo macigno che gli hanno messo addosso da più di sessant'anni, che li schiaccia e li tortura sotto un peso d'infamia. L'Italia, come qualunque paese capitalista, è una repubblica fondata sull'estrazione di pluslavoro, sullo sfruttamento selvaggio dei proletari, in quelle fabbriche-lager su cui è scritto “Il lavoro rende liberi”!

 

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°02 - 2013)

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