DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

 

Marx riprende a mero scopo polemico dagli economisti borghesi la tesi del capitalismo nel quale capitalisti e salariati intervengono in posizione egualmente libera sul mercato e dimostra con la sua analisi economica del capitale che questo svolgimento libero condurrebbe non ad un equilibrio sociale ma alla crescente concentrazione dei mezzi di produzione e della massa dei prodotti nelle mani della classe capitalistica da una parte, alla miseria crescente dei lavoratori dall'altra parte. Ma la contesa è dal primo momento d'ordine sociale, la sua dinamica anch'essa non è tra categorie economiche, tra capitale costante e capitale variabile, e le due non combaciano. Il proletariato non sa a quanto ammonti il capitale variabile che egli rivendica, ma lotta per ottenere una quantità superiore di prodotti, e quindi salario maggiore per meno sforzo.

La lotta unitaria di classe è per tutto il prodotto. Mentre l'economista corrente definisce capitale il valore del fondo della fabbrica o dell'impianto e macchinario e del denaro con cui far fronte all'anticipazione di acquisto di materie prime e salari, formula che ben collima con quella della proprietà titolare del “mezzo di produzione”, l'economia marxista chiama capitale tutto il valore della massa del prodotto di un dato ciclo lavorativo, di un giorno, di un anno o delle generazioni (il “fatturato” dei contabili).

Tale valore del prodotto si smista in tre parti nella dottrina del plusvalore: capitale costante = valore della materia prima lavorata e dei logorii diversi di attrezzatura; capitale variabile = valore dei salari pagati; plusvalore = margine che si aggiunge ai primi due termini, in modo che la somma dei tre è il valore del prodotto sul mercato, che va all'imprenditore. La lotta del proletariato non è, come dice Marx distruggendo le illusioni lassalliane dei socialisti germanici, lotta per “l'intero frutto del lavoro” personale. Non si tratta di conquistare il solo campo del plusvalore.

D'altra parte, non tutto questo in una economia collettivista andrà al consumo: occorrono cento utili servizi sociali e il nuovo investimento per il progresso produttivo. Infatti, solo in parte il plusvalore va al consumo personale dei borghesi, il più va a nuovo investimento; ma il disastro dell'economia capitalista supera di gran lunga la massa dei plusvalori e consiste nelle masse di prodotti che vanno a distruzione con l'intero capitale costante, variabile, e margine.

La vera lotta proletaria è per la conquista sociale di tutto il prodotto. Il capitale costante è frutto del lavoro di generazioni passate: esso deve essere strappato alla classe borghese e andare al proletariato vincitore, ossia tendenzialmente alla società senza classi; il capitale variabile è il lavoro degli elementi sociali attivi, ossia della classe operaia oggi, della società domani. Il plusvalore sorge dalle energie di lavoro attuali e dalle risorse tecniche organizzative che anche sono “eredità” del passato e che devono essere a disposizione sociale. La classe operaia al potere oggi, la società domani, useranno ai fini generali tutta la massa del prodotto antico e immediato.

Antagonismo quindi di classi e di loro formazioni armate e politiche, non di cifre che rappresentino la spartizione tra classi della ricchezza.

 

(da “Lezioni delle controrivoluzioni”, Punto 44, 1951; ora in Lezioni delle controrivoluzioni. Classe, partito, stato nella teoria marxista, Edizioni Il programma comunista, Milano 1994)

 

Partito Comunista Internazionale

(il programma comunista n°06 - 2012)

 

INTERNATIONAL COMMUNIST PARTY PRESS
ARTICOLI GUERRA UCRAINA
RECENT PUBLICATIONS
  • Il proletariato nella seconda guerra mondiale e nella
    Il proletariato nella seconda guerra mondiale e nella "Resistenza" antifascista
      PDF   Quaderno n°4 (nuova edizione 2021)
  • Storia della Sinistra Comunista V
    Storia della Sinistra Comunista V
  • Perchè la Russia non era comunista
    Perchè la Russia non era comunista
      PDF   Quaderno n°10
  • 1917-2017 Ieri Oggi Domani
    1917-2017 Ieri Oggi Domani
      PDF   Quaderno n°9
  • Per la difesa intransigente ...
    Per la difesa intransigente
NOSTRI TESTI SULLA "QUESTIONE ISRAELE-PALESTINA"
  • Israele: In Palestina, il conflitto arabo-ebreo ( Prometeo, n°96,1933)
  • Israele: Note internazionali: Uno sciopero in Palestina, il problema "nazionale" ebreo ( Prometeo, n°105, 1934)
  • I conflitti in Palestina ( Prometeo, n°131,1935)
  • Gli avvenimenti in Palestina (Prometeo, n°132,1935)
  • Israele: Fraternità pelosa ( Il programma comunista, n°21, 1960)
  • Israele: Il conflitto nel Medioriente alla riunione emiliano-romagnola (Il programma comunista, n°17, 1967)
  • Israele: Nel baraccone nazional-comunista: vie nazionali, blocco con la borghesia ( Il programma comunista, n°20, 1967)
  • Israele: Detto in poche righe ( Il programma comunista, n°18, 1968)
  • Israele: Spigolature ( Il programma comunista, n°20, 1968)
  • Israele: Un grosso affare ( Il programma comunista, n°18, 1969)
  • Incrinature nel blocco delle classi in Israele(Il Programma comunista, n°17, 1971)
  • Curdi palestinesi(Il Programma comunista, n°7, 1975 )
  • Dove va la resistenza palestinese? (I)(Il Programma comunista, n°17, 1977)
  • Dove va la resistenza palestinese? (II)(Il Programma comunista, n°18, 1977)
  • Dove va la resistenza palestinese? (III)(Il Programma comunista, n°19, 1977)
  • Il lungo calvario della trasformazione dei contadini palestinesi in proletari(Il Programma comunista, n°20-21-22, 1979).
  • In rivolta le indomabili masse sfruttate palestinesi ( E' nuovamente l'ora di Gaza e della Cisgiordania)(Il Programma comunista, n°8, 1982)
  • Cannibalismo dello Stato colonialmercenario di Israele(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • Le masse oppresse palestinesi e libanesi sole di fronte ai cannibali dell'ordine borghese internazionale(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • La lotta delle masse oppresse palestinesi e libanesi è anche la nostra lotta- volantino(Il Programma comunista, n°13, 1982)
  • Per lo sbocco proletario e classista della lotta delle masse oppresse palestinesi e di tutto il Medioriente(Il Programma comunista, n°14, 1982)
  • La lotta nazionale dei proletari palestinesi(Il Programma comunista, n°12, 1982)
  • Sull'oppressione e la discriminazione dei proletari palestinesi(Il Programma comunista, n°19, 1982)
  • La lotta nazionale delle masse palerstinesi nel quadro del movimento sociale in Medioriente(Il Programma comunista, n°20, 1982)
  • Il ginepraio del Libano e la sorte delle masse palestinesi ( Il programma comunista, n°2, 1984)
  • La questione palestinese al bivio ( Il programma comunista, n°1, 1988)
  • Il nostro messaggio ai proletari palestinesi ( Il programma comunista, n°2, 1989)
  • Una diversa prospettiva per le masse proletarie (Il programma comunista, n°5, 1993)
  • La questione palestinese e il movimento operaio internazionale ( Il programma comunista, n°9, 2000)
  • Gaza, o delle patrie galere (Il programma comunista, n. 2, 2008)
  • Israele e Palestina: terrorismo di Stato e disfattismo proletario ( Il programma comunista, n°1, 2009)
  • A Gaza, macelleria imperialista contro il proletariato ( Il programma comunista, n°1, 2009)
  • Il nemico dei proletari palestinesi è a Gaza City ( Il programma comunista, n°1, 2013)
  • Per uscire dall’insanguinato vicolo cieco mediorientale (Il programma comunista, n° 5, 2014)
  • Guerre e trafficanti d’armi in Medioriente (Il programma comunista, n°5, 2014)
  • Gaza: un ennesimo macello insanguina il Medioriente-Volantino (Il programma comunista, n°5, 2014)
  • L’alleanza delle borghesie israeliana e palestinese contro il proletariato (Il programma comunista, n°6, 2014)
  • Israele e Palestina: terrorismo di Stato e disfattismo proletario  ( Il programma comunista, n°3, 2021)
  • A fianco dei proletari e delle proletarie palestinesi! ( Il programma comunista, n°5-6, 2023)
  • Il proletariato palestinese nella tagliola infame dei nazionalismi ( Il programma comunista, n°2, 2024)
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.