DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Il disgusto che coglie qualsiasi essere pensante quando metta a fuoco la lente del cervello su ogni e qualsiasi aspetto dell’attuale società tocca il diapason quando si tratta del suo aspetto ideologico più sinistro: la Scienza. Siamo tra coloro che negano alla scienza gli aggettivi e le definizioni di cui è stata ammantata a partire dal XIX secolo, di “oggettività”, di “teoria della conoscenza”, di “rivoluzione” nella cultura. Ne accettiamo solo una, e la definiamo scienza borghese, inventata dalla borghesia per il profitto del capitale, contro l’umanità nel suo insieme.

E’ universalmente noto che la pecora Dolly fu frutto di un caso, dopo centinaia di tentativi non riusciti. E’ noto che la cosiddetta decodificazione del codice genetico, semplice individuazione di una successione meccanica di quattro “parole” con cui si esprime il materiale ereditario, può essere al più paragonata al furto di una mini-stele di Rosetta, della quale probabilmente mai si vedrà uno Champollion. E’ noto che la soluzione della complessità dell’interazione tra i geni di un medesimo cromosoma, e tra questi e le proteine di cui una cellula è composta, e poi con l’intero organismo, e poi con l’insieme della popolazione, non è neppure scalfita dalle moltitudini ben pagate ed asservite al Capitale che frequentano i laboratori biologici di tutto il mondo, costruiti a maggior gloria del capitale e per meglio istruire il proletariato nel culto teologico dei miti della Scienza, indiscutibile icona della società borghese. Nessun cancro è curato con nessuna terapia genetica, nonostante i mucchi di denaro che servono ad oliare la già ben lubrificata industria chimico-farmaceutica. Nessuna mirata manipolazione di geni è eseguita che abbia una sia pure ridotta probabilità di successo, nonostante il chiasso da parte di riviste ritenute qualificate e di pubblicità a buon mercato.

Ora si mena scandalo per la legge proibizionista sulla fecondazione assistita, per il congelamento di embrioni, per la sperimentazione su questi per mettere a punto - si sostiene falsamente - terapie cellulari per le malattie cronico-degenerative.

Ancor più, si schiamazza sulla clonazione umana, si parla senza vergogna di dignità dell’embrione in una società che ha distrutto la dignità dell’adulto, si disputa sugli aspetti etici della clonazione terapeutica scordando gli oltre 100 milioni di morti ammazzati nelle guerre del XX secolo; si contrappone la Legge Morale alla Libertà della Ricerca; si vuole opporre la Filosofia alla Teologia, il Progresso alla Reazione, il Futuro al Passato.

Da tutto ciò i rivoluzionari non hanno nulla da guadagnare, ma tutto da perdere, qualora si lascino trascinare nel vortice delle vuote parole del nemico di classe.

“Noi non abbiamo preferenze di parte per il laicismo democratico contro il clericalismo papale, e diamo solo ragione storica del passaggio dalla Fede alla Ragione. Ma auspichiamo la rotta anche della ragione scientifica, turpe simonia della forma capitalistica, e gridiamo in questa aura sinistra al proletariato: NON FEDE CRISTIANA, NON SCIENZA BORGHESE, MA DITTATURA DELLA TUA ROZZA E VERGINE FORZA, CHE LIBERERÀ UN GIORNO L’UOMO DALLA DITTATURA DI TUTTE LE TENEBRE! Dopo sarà la luce” («La stolta èra “frontista”», il programma comunista, n. 19/1962)

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°01 - 2004)

 

 

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