DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Le carenze nella sicurezza delle miniere di carbone turche sono da tempo al centro di polemiche. L'anno scorso 93 minatori sono morti nelle varie miniere del Paese. Nel novembre scorso 300 minatori si erano rinchiusi in fondo alla miniera di Zonguldak, nella regione del Mar Nero - dove nel 1992 un'esplosione aveva fatto 263 vittime e nel maggio 2010 altre 30 persone avevano trovato la morte allo stesso modo - per protestare contro le misure di sicurezza insufficienti dell'impianto. Due settimane fa il principale partito di opposizione, il Chp di Kemal Kilicdaroglu, aveva chiesto in Parlamento un'inchiesta sulla sicurezza proprio nella miniera di Soma. La proposta era stata bocciata dall'Akp, che ha la maggioranza assoluta nella Grande Assemblea di Ankara.” (La Repubblica, 14/5/2014).

 

Di fronte all'ennesima strage di proletari (i trecento morti della miniera di carbone turca di Soma, fra cui parecchi ragazzi che vi lavoravano “illegalmente”), che dire di più di quel che noi comunisti non smettiamo di dire, da più di centocinquanta anni a questa parte, sulla crescente distruttività del modo di produzione capitalistico? sulle stragi commesse in nome del profitto? sull'impossibilità di “riformare il sistema”? sulla necessità del suo abbattimento?


Lacrime e indignazione da ogni parte, com'è logico. Ma le “carenze nella sicurezza” sono una legge del modo di produzione capitalistico, che impone a ogni imprenditore, sia pubblico o privato, di ridurre quanto può le spese improduttive. Egli compra la merce forza-lavoro e, avendola comprata, ne dispone a suo uso e consumo: la spreme il più possibile per trarne pluslavoro-plusvalore, eliminando tutto il superfluo che incide sui costi di produzione – pena la rovina sul mercato.

 

In particolare, nel settore minerario come in quello agricolo, vige la legge del peggior terreno: il prezzo di mercato si stabilisce sul prezzo di produzione singolo del terreno meno fertile (o della miniera meno produttiva), che arriva a compensare il solo profitto medio, oltre le spese. Miniere antiquate, prive di sistemi di sicurezza, di accorgimenti tecnologici, meno fertili – perché non chiuderle? Perché la miniera meno fertile regola il mercato generale. E pazienza se ogni tanto scoppia il grisou o crolla qualche budello! Erdogan ha enunciato una legge economica, quando – con placido cinismo – ha detto: “Gli incidenti sono un fatto normale”. Sì, è la normalità del “Mattatoio Capitalismo”.

 

Intanto, dalla tragedia, è scaturita la collera proletaria: scontri di strada a Smirne, autorità assediate, un'ira sorda e diffusa. Quella giusta collera va raccolta e organizzata – e diretta contro il modo di produzione capitalistico in quanto tale. Per buttarlo nella spazzatura della storia – dove non uccida più.

 

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°03-04 - 2014)

 

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