[Il Comando Centrale] richiama tutti i comandanti e gli squadristi alla stretta osservanza delle seguenti disposizioni:

1. La nuova situazione dei partiti politici proletari non modifica in nulla le norme che regolano l’organizzazione del nostro inquadramento per quanto riguarda i rapporti con gli iscritti ad altri partiti politici.

Non è ammessa l’iscrizione nelle squadre di elementi (adulti e giovanili) iscritti ad altri partiti politici.

Non sono considerate agli effetti di tale norma come partiti politici le organizzazioni sindacaliste ed anarchiche, ma sindacalisti ed anarchici possono essere accettati nelle squadre a condizione che si impegnino alla disciplina più stretta all’inquadramento, in ogni momento.

2. Sul terreno dell’azione è ammessa l’intesa con altri raggruppamenti proletari sovversivi seriamente organizzati, disciplinati e diretti, ma l’intesa deve intendersi come divisione tecnica, pratica, di compiti e di attività, non mai confusione di militi e di comandi, e nemmeno scambio di cognizioni e di mezzi. I militi – compagni o simpatizzanti – nelle nostre squadre obbediscono soltanto ai nostri comandanti, ben lieti di cooperare nella lotta coi proletari sovversivi ancora soggetti ad altra disciplina.

3. La precedente disposizione vale anche nei confronti dei cosiddetti Comitati di difesa proletaria.

I militi e i comandanti delle nostre squadre non devono accogliere gli inviti a riunioni e congressi indetti da tali Comitati, né devono localmente incaricare propri delegati a far parte di Comitati del genere. Gli organi politici del Partito soltanto decidono in fatto di alleanze proletarie.

 

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