La situazione politico-economica del Brasile non è delle migliori: le stime di crescita per il 2015 sono infatti negative (era già lo 0,1 per cento nel 2014). Aggiungiamo poi, a questo quadretto, le tangenti, viste come le figlie naturali di una società a capitalismo maturo (cioè marcio o in via di putrefazione), versate dalla compagnia petrolifera "Petrobras" alle casse del Partito dei Lavoratori tra il 2003 e il 2013 per la costruzione di infrastrutture per l'estrazione del petrolio (circa 200 milioni di dollari): uno scandalo che ha coinvolto faccendieri, lobbisti e politici, infiammando così ulteriormente gli animi della popolazione già provata da mille problemi sociali.

Uno per tutti, la mancanza d'acqua. I bacini del Sistema Cantareira, il più grande serbatoio che serve la città più grande e più ricca del paese, San Paolo, sono all'esaurimento: l'acqua che serve circa 6,5 milioni di persone, per circa 14 ore al giorno, non esce dai rubinetti, causando problemi anche all'economia agroalimentare. Dobbiamo ancora sottolineare che tale situazione è dovuta alla deforestazione, alla crescita della popolazione, all'inquinamento dei fiumi, tutti fattori legati alla "suicida" esigenza di profitto da parte del Capitale?

Ma la ciliegina sulla torta la mette Paulo Massato, direttore della Sabest (l'ente per la gestione dell'acqua a San Paulo): "Se le opere d'emergenza non funzioneranno e se continuerà a piovere poco, da luglio non ci sarà più acqua a San Paolo. Mancheranno cibo, luce ecc. ecc. E sarà il caos sociale, non sarà più solo un problema di acqua, ma molto peggio. Sarà un problema di ordine pubblico " (L’Espresso, 28 maggio 2015).

Le manifestazioni contro le spese per la Coppa del Mondo di calcio (nel 2014) sembrano cosa lontana, ma l'incubo può tornare con le prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. Il calcio, gira voce, ha lasciato molti debiti perché il turismo calcistico non è riuscito a coprire le spese sostenute dallo Stato; e, se per l'Olimpiade hanno previsto 380mila turisti, che sono pochissimi, nuove nubi nere si addensano sulla baia di Rio e ... addio abbronzatura.

Oltre alle spese (un investimento da 11,4 miliardi di euro, qualcosa in più rispetto ai mondiali di calcio), i lavori procedono a ritmi altissimi per il ritardo e nessuno nota il tributo di sangue che i proletari versano nei cantieri, senza un minimo di garanzie e tutele di sicurezza.

A tutto ciò, si aggiungono i problemi di “ordine pubblico”: le favelas sono la scintilla che può innescare l'incendio. Nella zona ovest della città, infatti, numerose famiglie sono prossime allo sfratto per far passare una linea di autobus che porterà i turisti ai vari impianti sportivi. Gli stessi "operatori economici" pensano che difficilmente l'Olimpiade potrà essere la panacea ai problemi economici del capitale brasiliano e internazionale (i capitali bancari investiti nel paese).

Il Brasile, dopo anni di crescita che l'hanno portato a essere la settima potenza economica al mondo (era parte dei famosi BRIC), sembra così tornare al suo posto iniziale: da posizione emergente a posizione… in apnea.

 

Partito comunista internazionale

                                                                           (il programma comunista)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.