Dal macello tedesco al ghetto di Mondragone, passando per un magazzino bolognese; dagli slums statunitensi alle favelas brasiliane; dai quartieri popolari di Tokio alle aree urbane d'Africa, India, Cina... Ovunque regni il Capitale, risulta evidente che, per quanto "biologicamente" un virus sia un fenomeno del tutto naturale, la patologia che ne deriva è una malattia figlia dell'organizzazione borghese del lavoro e della sua “razionalissima” vita sociale.
Quanto è accaduto nel macello tedesco e nel magazzino bolognese non è un esempio di "malvagia" o "stupida" o "arretrata" organizzazione del lavoro. E' l'esempio della macchina perfetta con cui la "fabbrica" organizza e utilizza la forza lavoro: ammassare nel più stretto spazio chi lavora, in condizioni sanitarie che garantiscono solo l'"igiene" dei prodotti... I palazzoni di Mondragone, tanto quanto quelli dove vivono gli operai del macello tedesco, sono l'esempio delle condizioni di sovraffollamento e promiscuità in cui le città del Capitale ammassano milioni di esseri umani.


E mentre i Signori della industria della salute "scoprono" che "ammassarsi" diffonde il contagio, i Signori della politica sono capaci solo di "chiudere le porte dei ghetti", circondarli con i soldati come in Cina, massacrare a bastonate come abbiamo visto fare dall'India al Sudafrica...
Bisogna ricominciare a difendersi. Bisogna ricominciare a organizzarsi a partire dai luoghi dove siamo costretti a vivere e lavorare. Immediatamente, per rivendicare il dovere alla salute e a condizioni abitative e di lavoro salubri, senza alcuna perdita salariale; e, in prospettiva, per abbattere l'intera organizzazione sociale, figlia della dittatura della proprietà privata borghese.
                                                                                                          

26/6/2020

Partito comunista internazionale

                                                                           (il programma comunista)

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