DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Non è solo la Terra a essere bersagliata dall'aumento della temperatura globale, con effetti climatici ormai sempre più devastanti: siccità, piogge disastrose, uragani e tifoni... E se il luglio 2015 è stato il mese più caldo nel mondo dal 1880 (+0,81°C sulla media storica: a dirlo è il Noaa, l'agenzia federale Usa per la meteorologia), anche l'economia cinese ha pensato bene di alzare le temperature portando, essa pure, distruzione e rovina nelle borse mondiali, con una buona dose di “strizza” nei “salotti” del Capitale.

Infatti, i dati del Pil mandarino (passati, presenti e futuri) fanno pensare che in Cina non soffi un filo d'aria fresca e l'afa si faccia sempre più opprimente: 7,7% nel 2013, 7,4% nel 2014, 6,8% nel 2015 e 6,3% nel 2016; e poi, continue scosse telluriche: crollo dell'immobiliare con il 23% di invenduto, contrazione dei consumi interni, calo dell' export (a luglio 2015, del 8,3%), crediti che hanno superato il 70% degli investimenti – grande è l'incertezza per il futuro. E aggiungiamo, giusto per infierire ancor più, che il Pil 2015, previsto al 7%, cala a vista d'occhio.

Allora, che cosa fa il “Glorioso Partito Comunista Cinese” per rilanciare l'economia? Elabora una serie di riforme per spingere imprese e risparmiatori a comprare, direttamente, azioni in borsa, tralasciando le banche. La ovvia conseguenza è stata che tutti si sono indebitati: come ci racconta Il Sole-24ore del 9 giugno, i finanziamenti totali alle aziende sono passati dal 98% del 2007 al 155% del 2014…

In questa situazione, non poteva che arrivare la “bolla”: la quale è puntualmente scoppiata, con il crollo della borsa di Shanghai (-8,5% il 27 giugno, -6,2% il 18 agosto, -8,5 il 24 agosto). In questa situazione di vera anarchia economica, lo Stato ha cercato di arginare la deflagrazione con aiuti monetari (18 miliardi di euro emessi dalla Banca Centrale Cinese) e con la svalutazione dello yuan.

Come si suol dire: “Peggio la toppa del buco”: con gli aiuti, si levano all'economia, in generale, preziose risorse e, con la svalutazione, si fanno soffrire non solo i mercati mondiali, ma anche i propri risparmiatori. Secondo alcune statistiche, sono circa 90 milioni i cinesi che hanno creduto nella borsa riversando lì i propri risparmi: e, a partire dal 10 agosto 2015, si sono trovati di fronte a due svalutazioni: la prima del 1,9%, la seconda del 1,6% – il 3,5% in due giorni.

Sicuramente, la svalutazione e gli interventi statali danno un po' di ossigeno; ma, di contro, si mormora che tra luglio e agosto, ottocento miliardi di yuan (pari a 125 miliardi di dollari) abbiano lasciato la Cina diretti a depositi in terre straniere e che le misure non bastino a compensare la fuga di capitali.

Ma torniamo al problema del clima. Gli scienziati c’informano che quest'anno il fenomeno El Niño, legato al riscaldamento delle acque del Pacifico, porterà, negli ultimi mesi dell'anno e fino a primavera 2016, inondazioni, siccità e altre perturbazioni, in particolare sui paesi che si affacciano sull'Oceano Pacifico: si prevedono piogge violente in spostamento dal Pacifico Occidentale verso il Sud America e il Nord America; e l'Asia sarà più calda, insieme ad Australia e Sud Africa. I fisici dell'atmosfera non ci raccontano però tutta la storia: ci nascondono l'esistenza di un fenomeno molto più serio del El Niño – quel fenomeno legato al surriscaldamento della produzione mondiale che ha nome El Mandarincrac. Un maremoto che, come El Niño, coinvolge tanti paesi: tutte le economie sviluppatesi all'ombra della Cina adesso subiranno le conseguenze della crisi economica che, inesorabilmente, con violente accelerazioni come l'ultima verificatasi… sotto l'ombrellone, El Mandarincrac sta trasportando, in compagnia di El Niño – ognuno con il proprio carico di nubi nere!

 

Partito comunista internazionale

                                                                           (il programma comunista)

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