DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Un articoletto comparso sul giornale inglese The Observer il 13 dicembre 2009 (ma capitatoci sott’occhio solo adesso) ci permette alcune divertite considerazioni. Vi si riportano le dichiarazioni di Antonio Maria Costa, a capo dell’Ufficio ONU sulle Droghe e sul Crimine, secondo cui ci sono le prove che “i ricavi da attività criminale siano stati ‘l’unico capitale d’investimento liquido’ a disposizione di alcune banche sull’orlo del collasso durante l’anno scorso [2008-9]” e che “come risultato, la maggior parte dei 352 miliardi di dollari di profitti provenienti dal mercato della droga sono stati assorbiti dal sistema economico” – hanno cioè circolato bellamente nelle vene e nelle arterie del bel mondo del capitale mondiale, nella grande lavanderia collettiva fatta di banche, investimenti, assicurazioni, risparmi, credito, buste-paga e borsellini vari... Non a caso si è parlato di… “titoli tossici”!

Le anime belle che scandiscono slogan del tipo “Fuori la mafia dallo stato!” e che sono così preoccupate del tracollo dell’economia dovrebbero meditare sulla cosa. Il capitalismo è drogato, in tutti i sensi: la sua economia è drogata dalla finanziarizzazione imperialista ed è fatta anche di capitali ottenuti attraverso l’enorme mercato della droga.

Per noi comunisti, è la scoperta dell’acqua calda: da che il capitalismo s’è affermato (ma con intensità ancor maggiore nella sua fase imperialistica), l’intreccio fra economia legale ed economia illegale è stato strettissimo – dal ruolo della pirateria internazionale all’epoca dell’accumulazione originaria fino ai 352 miliardi di dollari del giro d’affari della droga oggi.

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°01 - 2011)
 

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