Dopo le ripetute agitazioni operaie che hanno caratterizzato il sud-est asiatico e in particolare la Corea del Sud fra il 2007 e il 2009 (culminanti nel lungo, combattivo sciopero alla Ssanyong Motor Co., di cui abbiamo dato notizia nel n.5/2009 di questo giornale), apprendiamo ora che il 3 dicembre 2010 il procuratore della Corte Distrettuale Centrale di Seoul ha chiesto pene detentive fra i 5 e i 7 anni per otto attivisti sindacali, ai sensi della Legge sulla Sicurezza Nazionale del 1948 (che prevede fra l’altro la pena di morte per attività genericamente bollate come “a favore del Nord”). E’ un esempio di come la classe dominante si ponga nei confronti di avanguardie di lotta, ovunque nel mondo. I proletari, ovunque nel mondo, ne prendano nota: si organizzino in maniera sempre più compatta ed estesa nelle loro lotte, e non lascino passare impunito un solo esempio di “giustizia di classe” come questo e come i molti altri, ancor più duri e sanguinari, cui la classe dominante, ovunque nel mondo, farà ricorso di fronte alla marea montante di una futura ripresa classista.

 

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°02 - 2011)

 

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.