Quattro ferrovieri di Genova, Imperia, Savona e Acqui sono stati licenziati in blocco per aver “osato” denunciare, nel corso di una trasmissione televisiva, le condizioni in cui sono costretti a lavorare – denuncia che contrasta con l’insistente opera di maquillage cui l’azienda si dedica da tempo per mascherare le reali condizioni in cui versano le ferrovie, fra ritmi di lavoro intensificati, tagli al personale, ridotta manutenzione degli impianti, e così via.

La piena solidarietà dei comunisti va a questi lavoratori, “colpevoli” di aver difeso se stessi e i propri compagni di lavoro. Anche da episodi come questi emerge con urgenza drammatica la necessità di una ripresa generalizzata della lotta di classe – perché solo allora, come nella migliore tradizione proletaria e comunista, tornerà d’attualità la parola d’ordine “un attacco a uno è un attacco a tutti”.

 

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°01 - 2004)

 

 

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