Di tanto in tanto, certi critici poco intelligenti, affetti da petecchia pettegolensis (e della specie più virulenta: la “calunnia, calunnia, qualcosa resterà”), si riscuotono dalla contemplazione dell’icona in cui sono immersi e ci accusano delle più disparate malefatte. E’ la volta di una rivista di bordigologi orfani del “partito-persona”, che, a proposito della piratesca pubblicazione della Struttura economica e sociale della Russia d’oggi (su cui commentavamo brevemente nel n.3 di questo giornale”), ci dicono “entusiasti promotori” della Fondazione Amadeo Bordiga. Poveri critici poco intelligenti, hanno perso un’occasione per carta e inchiostro! Detta Fondazione è nata per volontà testamentaria della vedova Bordiga, che si proponeva così di evitare la dispersione di carte, documenti, lettere del marito. Come organizzazione, il nostro Partito non ha mai avuto a che fare con essa, e tantomeno ne è stato “promotore”, entusiastico o meno. Male informati? Poco informati? Semplici furbetti? Non c’interessa. Sappiamo che la petecchia è ostinata e che ci riproveranno ancora: n volte + una.
(il programma comunista n°05 - 2009)