Dalla pubblicazione di un’organizzazione venezolana, che si rifà alle posizioni della Sinistra Comunista, apprendiamo dell’uccisione di un loro simpatizzante, attivo in una delle zone più degradate e problematiche del paese, a opera di una delle tante bande illegali che si alternano a quelle legali nella repressione anti-proletaria (qualche anno fa, un altro militante della medesima organizzazione era stato ucciso in maniera analoga). Si tratta di un’autentica guerra aperta contro il proletariato venezolano, condotta senza quartiere e con tutti i mezzi: le bande di narcotrafficanti terrorizzano la popolazione locale, mentre le squadre del Cuerpo de Investigaciones Penales y Crimínalisticas colpiscono i militanti delle organizzazioni di sinistra che non cedono al ricatto demagogico e alle illusioni nefaste del “Chavismo” – una guerra non dichiarata che, nel corso del solo 2006, ha causato qualcosa come undicimila e seicento morti (più di duemila nel solo Distrito Metropolitano).

Anche in questo, il “socialismo venezolano” mostra la sua vera faccia.

 

 

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°03 - 2008)

 

 

 

 

 

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