“Si aggiunga a tutto questo [la “condizione spaventosa dell'azienda statale”, analizzata nel dettaglio] la necessità di un intervento finanziario continuo dello Stato per evitare il fallimento ad ogni ora incombente sulle più importanti aziende bancarie e industriali, che si appoggiavano a gruppi politici interessati a sostenere con il denaro pubblico le loro pericolose speculazioni e preoccupati di evitare un urto troppo brusco all'organismo dell'economia nazionale che si sorregge per miracolo.

“Questa forma di attività, assolutamente sconosciuta nel passato ed ancora ignota negli altri paesi europei. Ha assunto in Italia un carattere di quasi normalità; ciò è dovuto in gran parte al fatto che in questa nazione il governo è diventato sempre più uno strumento ed un servo di alcuni potentissimi trusts bancari che se ne contendono il possesso allo scopo di sfruttarlo per le proprie necessità; cosicché in maniera precisa ed inequivocabile ogni uomo politico eminente ed ogni partito politico hanno dietro di sé, nei loro giuochi serrati e nemici, uno dei più importanti istituti finanziari con tutta la loro rete dei suoi interessi e dei suoi affari: Nitti e la fallita Banca di Sconto oggi risorta nella Banca del Credito; Giolitti e la Banca Commerciale; il Partito Popolare eil Banco di Roma non sono avvicinamenti casuali di nomi, coppie create per esercizio polemico, ma rappresentano nel potente connubio della politica e della finanza la forma ultima assunta in Italia dal predominio dittatoriale del capitalismo. E' notoria l'azione svolta dal governo italiano per evitare il crack definitivo della Banca di Sconto; è conosciuta l'opera di soccorso a favore dell'Ansaldo sull'orlo dell'abisso; nessuno ignora il salvataggio della ILVA e il puntellamento del Banco di Roma: episodi, tutti questi, che sono per la loro importanza come le pietre miliari nella lunga serie di sovvenzioni, di sussidi, di esenzioni dati dallo Stato a spese del suo bilancio fallimentare per sostenere le sue clientele di borsa e di mercato. Queste operazioni camuffate nei bilanci sotto forma di partite di giro che resteranno eternamente aperte, di concessioni di mutui senza speranza di rimborso, di rilevamenti di debiti senza garanzia di rivalsa, non costituiscono altro, tolto l'artifizio contabile, che erogazioni a fondo perduto, veri saccheggi eseguiti dalla classe capitalstica sulla ricchezza dello Stato”

Dalla “Relazione del Partito Comunista d'Italia al IV Congresso dell'Internazionale Comunista – Novembre 1922” (ora in Storia della Sinistra Comunista, Vol. V)

 

Partito comunista internazionale

                                                                          (il programma comunista)

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