Le recenti giornate di lotta, che i tramvieri hanno condotto a livello nazionale con grande determinazione e compattezza, hanno buttato all’aria: à la capillare e vigile struttura di controllo delle organizzazioni sindacati confederali, legate solidamente alle imprese e ai governi; à il “codice di autoregolamentazione degli scioperi”, voluto espressamente dagli stessi sindacati e rivelatosi la più perfetta macchina per annullare o rendere inefficaci le lotte operaie in tutti questi anni; àla conduzione di scioperi controllati e articolati fino all’estremo; à un contratto firmato sulla pelle e contro la volontà dei lavoratori in perfetta scelta di tempi con la precettazione; àun contratto locale teso a seppellire definitivamente il contratto nazionale, i cui frutti possono solo significare disgregazione e divisione dell’intera categoria; àun fantomatico referendum, che, fuori dal contesto della lotta, porta unicamente verso la sconfitta. E invece hanno riportato alla luce la necessaria modalità dello “sciopero ad oltranza senza preavviso e limiti di tempo”.

Nel corso della lotta i lavoratori hanno costituito assemblee permanenti, hanno riscoperto le vecchie “casse di sciopero” e messo in piedi un “Coordinamento nazionale”. Hanno riconosciuto così che l’ORGANIZZAZIONE è il vero risultato della lotta poiché qualsiasi conquista salariale, qualsiasi aumento o miglioramento presto o tardi verrà rimangiato finché resterà in piedi il modo di produzione capitalistico; che solo l’ORGANIZZAZIONE rende possibile l’estensione delle lotte alle altre categorie e restituisce all’intero movimento rivendicativo l’insieme di esperienze fatte in campo; che solo l’ORGANIZZAZIONE può permettere la difesa dagli attacchi repressivi che inevitabilmente verranno ad abbattersi contro i lavoratori che hanno osato tanto nella società del profitto.

Ma se numero e organizzazione rappresentano fattori essenziali per la lotta e la difesa delle condizioni di vita e di lavoro, è tuttavia solo la coscienza di classe quella che rappresenta il fattore decisivo nella lotta contro il capitale. E questa coscienza può solo trovarsi in un partito rivoluzionario che abbia conservato il nucleo vitale di tutte le esperienze di lotta economica e politica, la memoria storica del proletariato mondiale.

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°01 - 2004)

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