Com’è noto, nel corso della sua visita alla base militare di Maaraka, dove risiede il contingente italiano nel sud del Libano, Bertinotti s’è abbandonato ad autentiche effusioni amorose nei confronti della Folgore, definendo la sua azione (“una presenza militare di pace”!) come “la vetrina migliore per l’Italia” e dichiarandosi “orgoglioso di appartenere a questo paese”. La Folgore, capite?

Naturalmente, i mal di pancia nella cosiddetta “sinistra” non si sono fatti attendere: Lidia Menapace, per esempio, l’ha accusato d’essere... maschilista. Ma Roberta Pinotti, dei Ds, l’ha rimbeccata, affermando che “la Folgore, anche se l’immaginario collettivo [!?] la colloca a destra, è la migliore vetrina dell’Italia”, e ne ha approfittato per rivendicare altri finanziamenti militari (“mancano ancora 830 milioni di euro”!!!).

Insomma, fra “maschilismi” e “immaginari collettivi”, un bel rebelot, come un tempo si diceva in milanese.

Di tutto ciò noi non ci sorprendiamo, né – tanto meno – facciamo scandalo. Questi pronipotini di Stalin hanno sempre avuto molto a cuore la Patria e la Nazione – vale a dire, il Capitale Nazionale, e quindi i “bravi ragazzi” che lo difendono, orsacchiotti di peluche in mano.

Ben altre “folgorazioni” saranno riservate a questi personaggi, quando tornerà a sprigionarsi l’alta tensione della lotta di classe!

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°03 - 2007)

 

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