Lo stabilimento dell'Ideal Standard di Trichiana (BL), che occupa alcune centinaia di persone, è sopravvissuto, dopo una “roulette russa” con la fabbrica di Orcenico (Pordenone).
Tutti contenti: i sindacati, il sindaco (del paese), il vescovo, il prefetto e i politici locali; la “classe” un po' meno: contenta di aver mantenuto il “posto”, ora deve far i conti e pagare il dazio.
E, per non perdere tempo, si inizia dal costo del lavoro: il salario ha una riduzione del 6%; tale detrazione che si aggira attorno ai 40 Euro al mese per circa 500 Euro all'anno, diventa effettiva dal 1° giugno.
“E' una nota dolente che richiede un sacrificio ai lavoratori” è la laconica conclusione dei sindacati, che però rilanciano e per mitigare la “pillola” si inventano l'obiettivo di istituire un premio di risultato (più sfruttamento) coperto per il 70% dall' azienda e per il 30% dai miglioramenti realizzati dallo stabilimento. Il “cinismo” sindacale è commovente; chissà cosa spingerà l' Ideal Standard a ridare dei soldi che ha tolto? Le strade del Signore sono infinite...
Altre due perle del contratto sono: assunzioni e investimenti (circa 8,4 milioni di Euro); tutto entro il 2017... auguri.
Ultima considerazione riguarda i sindacalisti “bellunesi” di Cgil, Cisl e Uil; essi sono parte, integrante, della grande “banda a delinquere” della Triplice Nazionale e appartengono a quella “ignobile stirpe” sindacale che negli anni '70 e '80 esaltavano, nelle assemblee operaie, il sole dell'avvenire; simbolo di lavoro fisso in una fabbrica “tutta luce e libertà” (come cantava Bruno Lauzi) e di uno Stato sociale che garantiva un “Eden biblico” per tutta la vita dell'operaio.
Adesso, però, questi “banditi” trattano e firmano accordi che riducono il salario in cambio di un posto di lavoro... c'è qualcosa che non torna.
Di nuovo tutti contenti: i sindacati, il sindaco, il vescovo, il prefetto e i politici locali.
Partito comunista internazionale
(il programma comunista)