Ben lontani dal pretendere di parlare forbitamente di economia, ci limitiamo ad alcune osservazioni.
Il capitalista investe capitale nella produzione di merci per ottenere profitto (la catena è: D-M-D', denaro–merce–denaro accresciuto). Quando vi è crisi di sovrapproduzione e il capitale non rende più come in precedenza, ci si immagina di poter produrre denaro col denaro, senza passare per le merci. Si attivano così varie forme di catene di Sant'Antonio, che creano bolle pronte a scoppiare. Allora si capisce che l'unico modo per arginare la crisi è aumentare l'orario di lavoro, intensificare i ritmi di lavoro, diminuire i salari.
Ora, vi sono tanti modi per diminuire il salario: aumentare la concorrenza tra lavoratori attraverso la disoccupazione, il razzismo, intensificare la divisione inducendoli a pensare ognuno a se stesso. Ma c'è anche un altro sistema per tagliare (o taglieggiare) i salari. E' il sistema delle bollette, dei ticket, delle accise, delle assicurazioni, delle tasse automobilistiche, dei pedaggi autostradali e perfino cittadini. E' su questo aspetto che vogliamo soffermarci.
Ma prima una considerazione: la grande distribuzione, vero e proprio organismo vampiro, dà ai produttori contadini, poniamo, 50 cents al chilo e vende a 2,5 euro, con un ricarico del 500%. Aspettate , non indignatevi, c'è molto di peggio! La bolletta del gas, ad esempio.
Il metano viene acquistato dal capitalista nostrano al prezzo di 1(uno) centesimo al metro cubo (e già questo fatto produce enorme ricchezza al capitalista, poniamo, russo) e ci viene venduto a 50 centesimi al metro cubo, con un ricarico del 5000 %. Pensate un poco: se la grande distribuzione applicasse lo stesso sistema, quello che acquista a 50 cents lo dovrebbe vendere a 25 euro al chilo.
Per l'elettricità siamo grosso modo agli stessi livelli. Per i telefoni fissi o mobili, è molto peggio.
Insomma, dai nostri calcoli risulta che, se anche fossimo tutti spreconi e poco accorti, per il riscaldamento, l'elettricità, il telefono, l'acqua e altro, basterebbe versare 15 euro al mese, e già così si esagera.
Insomma, i capitalisti hanno pensato: “Comperiamo dei contatori di varia natura e poi, a seconda che si voglia tagliare di un tanto il salario, si dice ai lavoratori 'mi devi dare tanto, non voglio sapere niente, è il contatore che conta!'”.
La cosa non finisce qui. Infatti, hanno inventato il... contapassi: e non pensate che serva a dimagrire o a stare bene in salute. Vedrete! Vi tasseranno anche i passi! Ricordate Troisi e Benigni in Non ci resta che piangere? “Chi siete? Quanti siete? Che cosa portate? Un fiorino! Sì, ma quanti siete? Un fiorino!”. Purtroppo, non basta il “Vaffanculo” di Troisi...
Senza fretta, diamoci da fare, perché è urgente rivoluzionare il mondo. La strada è lunga, ma va imboccata con decisione. E' la strada della lotta di classe.
Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°04 - 2013)