La Confederazione generale del lavoro comunica:

“I giornali comunisti pubblicano un appello del Comitato sindacale del loro partito, col quale si fa esplicito invito alle organizzazioni proletarie che componevano la disciolta Alleanza del lavoro di convocarsi urgentemente per la proclamazione immediata dello sciopero generale nazionale di tutte le categorie.

“La Confederazione generale del lavoro – mentre affida al buon senso del proletariato il giudizio su quanto vi possa essere di bluffistico, di incosciente, di speculativo e di provocatorio nella mossa comunista – sente il preciso dovere, nel momento in cui la passione politica divampa e due forze estranee ai sindacati operai si contendono estremamente il possesso del potere statale, di mettere in guardia i lavoratori dalle speculazioni e dalle sobillazioni di partiti o di aggruppamenti politici intenzionati di coinvolgere il proletariato in una contesa dalla quale deve assolutamente rimanere appartato per non compromettere la sua indipendenza.

“Gli operai si mantengano calmi, sereni e fidenti nel proprio immancabile avvenire. Ogni invito che non parta dalle organizzazioni responsabili deve essere respinto. Le organizzazioni considerate, libere come sono da ogni vincolo con partiti politici, hanno l’obbligo di attenersi alle sole discipline sindacali, evitando in modo assoluto di compromettere i sindacati con pronunciamenti o azioni sollecitati da partiti politici e da Comitati irresponsabili.

Il Comitato Esecutivo”.

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