DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

Tutti gli organi di Partito, ed in particolar modo i Comitati e gruppi sindacali comunisti, sono invitati ad attenersi alle seguenti disposizioni, ispirate all’attuale situazione del movimento sindacale.

Liste di organizzazione – In quelle elezioni di organismi proletari che non hanno carattere strettamente sindacale, ma nei quali sono chiamati ad eleggere cariche anche i lavoratori non organizzati, come le Commissioni Interne di fabbriche e di aziende, di Casse di disoccupazione, malattia, infortunio e simili, Enti Cooperativi diversi, allorquando sia da ritenersi possibile che vengano portate con probabilità di affermazione liste avanzate da elementi che sono al difuori e contro il movimento sindacale delle organizzazioni rosse (Confederazione Generale del Lavoro, Unione Sindacale, Sindacato Ferrovieri ed organizzazioni professionali classiste in genere) – ossia quando vi sia pericolo che le cariche degli organi in parola cadano in mano ad elementi politici borghesi o sotto l’influenza di questi – si autorizzano i Comitati ed i gruppi comunisti ad una intesa con altre correnti sindacali perché sia presentata una lista a nome della organizzazione sindacale rossa, comprendente sia candidati delle varie correnti proletarie, sia della corrente che è in maggioranza nel Sindacato, e a cui tutte le altre desisterebbero dal fare opposizione per assicurare una coalizione degli elementi classisti.

Elezioni sindacali – Il criterio suddetto non può né deve essere esteso alle elezioni di cariche per gli organismi interni dei sindacati classisti sopra indicati.

In questi casi, fermo restando il criterio di ammettere la rappresentanza delle minoranze, ossia di votare con liste non bloccate, quando ciò sia concordato con le altre frazioni, verrà sempre presentato dai gruppi o comitati sindacali comunisti una propria lista, col programma di azione sindacale sostenuto dal nostro Partito e composta con nomi di compagni iscritti o di operai senza partito nostri buoni simpatizzanti.

Quando nelle votazioni nessuna delle liste raggiunge la maggioranza assoluta e vi sia prevalenza relativa della lista appoggiata dalle correnti di destra e riformiste, si invitano i nostri compagni a prendere l’iniziativa di una votazione di ballottaggio resa necessaria dal fatto che una tendenza che sia in minoranza di fronte ad una opposizione anche composta di vari gruppi non può dirigere la organizzazione. Ottenendosi i ballottaggi i comunisti proporranno che i voti delle liste di sinistra siano tutti riversati su quella di esse rimasta in ballottaggio contro quella di destra.

Consultazioni per i congressi sindacali – In tutte le votazioni di preparazione di congressi sindacali nazionali, o che comunque valgano di base per la ripartizione di voti in tali congressi, i comunisti lotteranno in modo indipendente, affermandosi sulle proprie tesi e sulle risoluzioni che saranno a tempo emanate dagli organismi sindacali comunisti. Ove la votazione abbia anche effetto per la elezione delle cariche, si procederà come al punto precedente.

Il Comitato Esecutivo Sindacale Comunista

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