DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: La linea da Marx a Lenin alla fondazione dell’Internazionale comunista e del Partito Comunista d’Italia; alla lotta della sinistra comunista contro la degenerazione dell’Internazionale; contro la teoria del socialismo in un Paese solo e la controrivoluzione stalinista; al rifiuto dei fronti popolari e dei blocchi partigiani e nazionali; la dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario a contatto con la classe operaia, fuori dal politicantismo personale ed elettoralesco.

L’Ordine Nuovo, 22 luglio 1922

In talune adunate proletarie degli ultimi tempi, oratori di tendenze avversarie al nostro partito hanno narrato che la Centrale di esso avrebbe dichiarato ufficialmente di non ritenere possibile l’azione generale del proletariato italiano nella presente situazione.

Costretta ad uscire dal riserbo che si era imposto, la Centrale del P.C.I. dichiara che chiunque faccia propria tale affermazione deve essere trattato come spregevole mentitore.

La Centrale non ha bisogno di confermare che sempre e in ogni circostanza ha propugnato e propugna lo sciopero generale nazionale come azione non solo immediatamente possibile, ma strettamente necessaria per la difesa e la riscossa contro la incalzante offensiva reazionaria.

I nostri compagni sono tenuti, nella eventualità che le suddette insinuazioni siano ripetute, a procedere adeguatamente verso i loro autori, imponendo ad essi con i mezzi più risoluti le spiegazioni più esaurienti o la esibizione del preteso documento a cui talvolta si accenna.

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