Nei giorni 27 e 28 ottobre, si è tenuta a Bologna, ben organizzata dalla sezione locale, la seconda Riunione Generale di Partito del 2012.

Il Rapporto politico-organizzativo ha inquadrato nell'attuale situazione economica e sociale (la crisi che si trascina paludosamente con alti e bassi e improvvise bolle di conflittualità che però scoppiano senza lasciare, per il momento, tracce organizzate, ma che non esclude – come noi comunisti non solo auspichiamo ma sappiamo – improvvise impennate e accelerazioni della ripresa classista proletaria) i compiti interni ed esterni del Partito, in quanto organizzazione formale che prosegue e mette in pratica la tradizione storica della Sinistra Comunista: compiti di analisi e trasmissione teorica, di rafforzamento politico e organizzativo, di radicamento internazionale del Partito, ma anche di intervento a contatto con la classe per contribuire alla sua difficoltosa uscita da decenni di controrivoluzione, e dunque di scontro con ogni forma di opportunismo (di destra e – più insidioso – di sinistra), di propaganda, di proselitismo, di diffusione dell'enorme bagaglio teorico-pratico che costituisce la nostra tradizione.

Sono seguiti poi due rapporti, di cui daremo conto nei prossimi numeri del giornale, sia in forma di trascrizione sia in forma di articolo. Il primo, dedicato per l'appunto al “Lavoro a contatto con la classe”, ha proseguito lo sforzo che stiamo conducendo per meglio indirizzare la nostra “attività sul campo”, in un momento in cui la risposta classista è ancora estremamente debole e dispersa: il relatore ha dunque ripreso sia nostri testi classici come il Manifesto del Partito Comunista (1848), “Partito e classe” (1921), le “Tesi di Lione” (1926), sia nostri elaborati recenti nati proprio allo scopo di inquadrare l'azione dei compagni sul terreno della lotta immediata, come Partito di classe e questione sindacale (1994), Per la difesa intransigente delle condizioni di vita e di lavoro dei proletari (2008), “'Sindacato di classe': forme organizzative, rivendicazioni e metodi” (2012). Il secondo rapporto (“Parabola e prospettive della crisi europea”) ha ripreso, aggiornandolo e approfondendolo rispetto alle relazioni già tenute in sede di Riunioni interregionali, il lavoro di “monitoraggio” che si sta conducendo da tempo sulla crisi economica: il relatore ha ricordato che la crisi di sovrapproduzione è la causa ultima dell'aggravarsi della crisi fiscale degli Stati a capitalismo maturo; che solo gli Stati più forti possono al momento fronteggiarla adeguatamente, o in virtù del loro ruolo di imperialismo dominante (Usa) o della loro forza economica (Germania) che si traduce in forza politica; e ha mostrato come la crisi europea rifletta la polarizzazione delle condizioni economiche, finanziarie e sociali tra Nord e Sud del continente, che tende a tradursi in un nuovo rapporto di dominio/subordinazione: la forma politica che assumerà questo rapporto segnerà la definizione degli schieramenti interimperialisti e il ruolo che la Germania avrà nel nuovo assetto. In questo scenario (ha concluso), il proletariato, sempre più libero dalle pastoie del welfare, è chiamato nuovamente a scendere in campo e a assumere il ruolo storico di liquidatore del modo di produzione capitalistico.

Un saluto particolare va al compagno della vecchia guardia (89 anni), presente con entusiasmo a tutti i lavori: insieme a lui, i compagni hanno mandato un caloroso abbraccio ad altri due militanti della vecchia guardia (83 e 92 anni), impossibilitati per motivi logistici a partecipare alla riunione. Tre esempi di inesauribile passione, di incrollabile fedeltà al Partito, di assidua partecipazione alla sua vita.

 

Partito Comunista Internazionale

(il programma comunista n°06 - 2012)

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