Marino Cesarale ci ha lasciati a fine febbraio, a 85 anni, a Gaeta. Una vita da proletario tra i marittimi, la sua, sui traghetti fra Calabria e Sicilia. Giunto al nostro Partito grazie all’opera di proselitismo sviluppata da un altro nostro indimenticabile compagno, Elio Sperduto, Marino ha condiviso con lui e gli altri compagni scioperi e volantinaggi, scontri con l’opportunismo politico e sindacale e il costante, collettivo lavoro politico. Ha poi continuato con caparbietà e determinazione a operare per il Partito, nonostante gli acciacchi dovuti al lavoro e all’avanzare dell’età, discutendo con giovani simpatizzanti e lettori, diffondendo in ogni modo la nostra stampa, polemizzando ogni volta che gli era possibile con i nemici di classe : in particolare, i compagni di Roma e Benevento ricorderanno sempre la sua presenza icoraggiante e appassionata.
Le sue lettere erano piene dello spirito combattivo del proletario, entusiasta e convinto anche nei momenti più difficili, sempre pronto a dare il proprio contributo, con calma, metodo e serenità.
Era per noi un costante punto di riferimento, saldo come una roccia, inattaccabile nella sua milizia e nel suo legame al Partito, presente al lavoro collettivo finché le forze e la salute glielo hanno permesso.
Una grande perdita. Terremo viva la sua memoria, come quella dei tanti magnifici compagni che ci hanno accompagnato per anni e decenni, sempre lavorando per il Partito e per la nostra classe, con lena e decisione. Ma certo ci mancherà il suo stimolo, la sua presenza costante, il legame che rappresentava con le generazioni di militanti che ci hanno preceduto e che tanto hanno dato a noi, alla classe proletaria, al comunismo.
Partito comunista internazionale
(il programma comunista)