Dichiarazione del delegato della Frazione comunista astensionista sulla questione italiana (1)


 

 

A nome della Frazione comunista astensionista del Partito socialista italiano, dichiaro di non attribuire alcuna importanza alla forma e allo stile delle tesi ri­guardanti il Partito stesso, ma solo al loro contenuto.

In seguito a quanto è stato detto qui, in particolare dai compagni Lenin e Zinoviev, a proposito di tale Partito, constato che il comportamento del PSI dopo il congresso di Bologna non corrisponde ai requisiti dell’adesione all’Inter­nazionale comunista, data la presenza nelle sue file di elementi opportunisti e so­cialdemocratici.

Per quanto riguarda la questione antiparlamentare, noi ci sottomettiamo alla disciplina del Congresso, ma chiediamo che tutte le altre risoluzioni siano rigoro­samente osservate dal Partito italiano nei confronti dei suoi membri non comuni­sti, di quelli del gruppo parlamentare e dei sindacati diretti da riformisti. Noi abbiamo la ferma convinzione che il Comitato Esecutivo veglierà sull’esecuzione di questi deliberati.

 

 

Note:


 

(1) Seguiamo qui il Compte-rendu francese del Congresso, pag. 618, essendo la versione tedesca chiaramente lacunosa.