Ai componenti la commissione pel programma dell’Internazionale da sottoporre al IV Congresso del Comintern (in APC 111/1-2)

Pubblicato: 2021-12-07 14:23:00

Roma 24 agosto 1922

 

Carissimo,

In preparazione della riunione della Commissione del programma fissato in Roma per il 15 settembre circa, ti comunico alcune considerazioni del C.E. sulla natura del documento che in collaborazione dovremo allestire.

I recenti avvenimenti, attirando tutta la nostra attività, ci hanno impedito di dedicarci maggiormente a questo lavoro. Occorrerà riguadagnare il tempo perduto poiché da Mosca si attende il nostro materiale.

Si tratta di stabilire preliminarmente la precisa natura del documento da elaborare. Una discussione pregiudiziale vivissima si è avuta a tal proposito per il problema analogo del programma dell’I.C. nel seno della apposita commissione internazionale: il nostro punto di vista si approssima a quello del compagno Bucharin anziché a quello del compagno Radek: il primo è accennato in un articolo di Rudas, segretario della Commissione, riportato anche dai nostri quotidiani.

La delimitazione di quello che il programma vero e proprio, noi crediamo vada fatta, per ben precisare le quistioni che hanno carattere teorico e di principio, quelle inerenti allo studio della contingente situazione, quelle di ordine pratico e di azione, secondo i criteri che erano tracciati in un articolo del sottoscritto sui “Compiti del nostro congresso” riprodotto nel fascicolo della Rassegna Comunista che recava le tesi.

Il programma dell’I.C. non può essere che il riassunto della dottrina comunista, e dei principii fondamentali che costituiscono le “condizioni dell’emancipazione del proletariato” a cui ogni comunista e tutti comunisti devono credere. Le norme di tattica e di azione, derivanti da considerazioni su cui influisce il volgere delle situazioni, e con la situazione mutevoli, hanno valore per l’obbedienza che ogni compagno deve osservare verso di esse, una volta adottate dai congressi, ma sono infinitamente più particolari e ammettono possibile divergenza di opinioni, nel quadro dei comuni principi fondamentali dinanzi a cui non è possibile “libertà di pensiero” nelle nostre file.

Il vero e proprio programma dei comunisti del mondo intiero non può dunque, come vorrebbe Radek, parlare ad esempio di espedienti tattici come il fronte unico e il governo operaio, sui quali vi può essere varietà di opinione e mutevolezza secondo tempi e situazioni: questa è materia di “tesi sulla tattica”, certo collegate ai principi e al programma, ma da questo distinte.

Tuttavia, per quanto riguarda i singoli partiti nazionali, ed è questa la competenza della nostra commissione, dopo aver impegnato ognuno alla accettazione del comune programma della I.C. noi crediamo si possa tracciare un altro documento, che ha carattere contingente, che si riferisce al dato paese e all’attuale momento, e che definisce nei particolari i compiti di azione del partito in parola, nell’avvenire immediato.

Questo documento lo chiameremo non programma, ma “piano di azione”, piano di attività, del partito. La confusione dei termini viene dal termine tedesco “Actionprogramm” – programma di azione.

Il programma di principio, di dottrina, di pensiero, il programma politico nel senso più vasto e generale, il nostro partito lo possiede nel testo ben noto, diviso in dieci accapi, approvato a Livorno e poi riconfermato a Roma, includendolo, a loro premessa, nelle tesi tattiche. Un tale programma, meglio redatto e stilato se si vuole, potrebbe servire da programma dell’Internazionale, non essendo esso che la trascrizione delle direttive fondamentali della dottrina di quella.

Ma noi dovremo preoccuparsi di tracciare il “piano di azione” del partito comunista d’Italia, documento ben più elaborato e dettagliato.

In realtà ci mancano le basi logiche di questo lavoro. Anzitutto dovremmo fondarci, oltre che sulla teoria su cui non vi è dubbio, e sul programma generale su accennato, ossia sui principi del comunismo, su altri due elementi: le tesi generali di tattica della I.C. e un’esposizione integrale dei dati della situazione economica sociale, politica, dell’Italia.

Il primo documento, sarà il IV Congresso stesso che lo darà, dicendo l’ultima parola su quelle divergenze, che ad esempio si hanno tra le nostre tesi tattiche – che vanno considerate un progetto di tesi per la Internazionale – e le opinioni tattiche della maggioranza del C.E. dell’I.C.

Il secondo ordine di elementi, noi proponevamo che lo ordinasse il prossimo congresso del nostro partito, elaborando tesi sulla “situazione economica italiana” e su “Stato, classi, partiti in Italia”.

Malgrado questo il nostro lavoro deve essere affrontato, e può esserlo. Tenute presenti le tesi dei precedenti congressi internazionali, le tesi del nostro congresso nazionale, e seguendo un ordine di materia che ci pare possa essere suggerito da quello dei capitoli della Relazione del C. C. all’ultimo nostro congresso, il programma o piano di azione generale del nostro partito può essere tracciato e sviluppato in tutti i singoli aspetti.

Gli elementi della situazione italiana e dei suoi sviluppi non mancheranno certo, se pure non ne abbiamo una esposizione elaborata, a una commissione di attivi militanti del partito che conoscono l’ambiente in cui operano.

Noi quindi proponiamo:

  1. che si riconfermi per la parte di principio il breve programma esistente, salvo a vederlo assorbito in un documento analogo adottato da tutta l’Internazionale.

  2. che vi si aggiunga un ampio e dettagliato programma di azione del nostro partito, che dalla organizzazione interna fino ai più difficili problemi tattici, comprenda tutti i campi di attività comunista.

Probabilmente il sottoscritto e il comp. Terracini prepareranno per la riunione della Commissione uno schema di tale lavoro, e una certa divisione potrebbe farsi tra noi nella redazione dei vari paragrafi.

Intanto ciascuno può opportunamente prepararsi, sia discutendo questi concetti generali e preliminari, sia fissando le sue idee sulle parti più importanti del lavoro.

Benché forse sia superfluo, ciascuno di voi riceverà copia del fascicolo citato della Rassegna, e della Relazione del C. C.

Riceverete a parte la convocazione. La nostra Amministrazione ha le opportune disposizioni per l’invio di fondi a quelli tra voi che ne abbisognassero per il viaggio.

Gradiremo una conferma dell’arrivo della presente.

 

Con saluti comunisti