Di nuovo il Grande Circo Elettorale Statunitense

Pubblicato: 2016-07-10 15:20:54

Contro voglia, non ci resta che ripetere ancora quanto scriveva Friedrich Engels, nel 1871, a proposito della politica statunitense, che probabilmente allora era anche più “linda” di quanto non sia oggi e che comunque prefigurava quello che sarebbe diventato ovunque il Grande Circo Elettorale:

 

“In nessun paese i ‘politici’ formano una sezione della nazione così separata e così potente come nell'America del nord. Ognuno dei due grandi partiti che si scambiano a vicenda il potere viene alla sua volta governato da gente per cui la politica è una professione, che specula tanto sui seggi nelle assemblee legislative dell'Unione quanto su quelli dei singoli Stati, o che per lo meno vive dell'agitazione per il suo partito e dopo la sua vittoria viene compensata con dei posti. E' noto come gli americani tentano da trent'anni di scuotere questo giogo diventato insopportabile e come, a dispetto di ciò, affondano sempre più profondamente nella palude di questa corruzione. Proprio in America possiamo vedere nel miglior modo come si compia questa separazione e contrapposizione del potere dello Stato alla società, di cui in origine esso era destinato a non essere altro che uno strumento. Qui non esiste dinastia, non nobiltà, non esercito permanente all'infuori di un manipolo d'uomini per la vigilanza degli indiani, non burocrazia con impiego stabile e con diritto a pensione. E con tutto questo, abbiamo qui due grandi bande di speculatori politici che alternativamente entrano in possesso del potere, e lo sfruttano coi mezzi più corrotti e ai più corrotti scopi; e la nazione è impotente contro queste due grandi bande di politici, che apparentemente sono al suo servizio, ma in realtà la dominano e la saccheggiano.

 

Friedrich Engels, “Introduzione” del 1891 a Karl Marx, La guerra civile in Francia (1871)

 

Partito comunista internazionale

                                              (il programma comunista)