Vita di partito

Pubblicato: 2016-05-28 16:15:19

Riunione sindacale. Si è tenuto a Milano, il giorno 16/1, un incontro dei compagni che lavorano all'interno di comitati di base o a contatto con organizzazioni sindacali come l'USB e il S.I. Cobas. L'incontro aveva come obiettivi di raccogliere e distribuire informazioni circa la situazione della nostra classe, anche a livello internazionale (era presente un compagno di Oltr'Alpe), e di meglio precisare e coordinare tale lavoro, sulla base delle nostre posizioni classiche riassunte nei testi Partito di classe e azione sindacale e Per la difesa intransigente delle condizioni di vita e di lavoro dei proletari, oltre che in vari articoli usciti sulla stampa di partito (come, nel n.6/2015 di questo giornale, “'Organismi territoriali di lotta proletaria'. Che cosa sono e che cosa debbono diventare”). Torneremo sulle questioni dell'organizzazione di classe nei prossimi numeri di questo giornale.

Riunione Interregionale del Triveneto. Si è tenuta il 19-20/3, con due giorni di lavoro intenso e positivo. Al centro, due temi di fondamentale importanza, intrecciati insieme: il proseguimento dell’analisi sul “corso del capitalismo mondiale”, con una migliore distribuzione dei compiti fra i compagni, e l’inizio di un lavoro, più complesso e a lunga scadenza, sulla “condizione operaia” oggi. Daremo via via conto dei risultati parziali di questi lavori (che, come è ovvio, guideranno anche il nostro intervento nella classe) sulle pagine della nostra stampa.

Roma. Il 16/2 u.s., presso l'Aula Magna dell'Ospedale George Eastman, alla presenza niente di meno che del segretario generale Susanna Camusso, si è tenuta un'assemblea degli iscritti CGIL Funzione Pubblica per la presentazione della “Carta dei Diritti Universali del Lavoro” (!!!). Come è noto, il tentativo attuale della CGIL è di presentare un progetto di iniziativa popolare per un nuovo “statuto dei lavoratori”, di ispirazione costituzionale, in grado di rimpiazzare il vecchio statuto ormai agonizzante. Nel corso dell’assemblea, è intervenuto anche un nostro compagno che ha voluto ribadire un concetto fondamentale: i “diritti” per la tutela del lavoro e dei lavoratori hanno valenza di "legge", solo se sostenuti da un'autentica forza messa in campo dai lavoratori stessi. Lo scontro tra le due fondamentali potenze sociali (capitale e lavoro) è esclusivamente una questione di rapporti di forza: chi vince questo braccio di ferro ha dalla sua l'autorità del “diritto” e del “rispetto delle leggi”; quando si perde, come purtroppo succede oggi al proletariato (anche in campo esclusivamente economico), tutto quello che si è conquistato con la lotta svanisce in un attimo. Lo smantellamento, infatti, dello “statuto” del 1970 ne è un esempio evidente. Il compagno ha proseguito criticando un punto centrale della Carta, discusso negli interventi che lo hanno preceduto, là dove si dice che "un lavoro senza diritti rende il lavoro una merce". Ma il lavoro è una merce e come tale si comporta sul mercato, insieme a tutte le altre merci. Non sono i diritti o "l'equo compenso" che danno dignità al lavoro, ma, citando un articolo di un vecchio statuto della CGL (quella degli anni ’20, senza la nazionalistica “I”!), è l'emancipazione dal lavoro salariato che libererà il lavoro dalla schiavitù salariale! In queste poche parole (“emancipazione del lavoro salariato”), è racchiuso sia il dominio di classe che la via per il suo superamento. L'intervento è stato (incredibilmente) applaudito, e (naturalmente) subito dopo stroncato dalla Camusso (che comunque non ha fatto riferimento al nostro compagno). Questa la sintesi del nostro intervento. Sappiamo benissimo che la scelta dei sindacati di operare nel quadro della legalità borghese, dei diritti universali, delle proposte di legge referendarie, della concertazione e delle compatibilità, serve unicamente a stroncare qualsiasi velleità di conflitto aperto contro la borghesia ed il suo Stato da parte della classe operaia e del proletariato tutto. Al tempo stesso, è utile approfittare di qualunque occasione (senza farsi nessuna illusione) per poter prendere la parola contro i sindacati di regime e la loro opera di continuo tradimento e smantellamento della forza dei lavoratori.

 

Partito comunista internazionale

                                                                           (il programma comunista)