Non esiste altra via

Di fronte ai sanguinosi attentati di Bruxelles e a devastanti guerre pio meno locali, che si trascinano ormai da anni con centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi (Libia, Siria, Iraq...); di fronte alle sofferenze inaudite di enormi masse proletarie o in via di proletarizzazione sbattute di qua e di lcome carne da macello per il migliore offerente, c'ben poco che si possa aggiungere a quanto abbiamo gisostenuto, detto, scritto e propagandato sull'arco di decenni.

Possiamo solo ripetere che o torna ad affermarsi, a livello internazionale, una forza rivoluzionaria, solida nella teoria come nell'organizzazione, erede di una lunga tradizione di lotta aperta contro il riformismo, l'opportunismo, il revisionismo di ogni tipo, radicata nella classe proletaria e dunque in grado di farla uscire dai vicoli ciechi disastrosi di ogni genere di nazionalismo, laico o religioso, di destra o di sinistra in una parola, o si lavora al rafforzamento del partito comunista internazionale come da sempre stiamo facendo, minoritari e contro corrente; oppure la putrefazione di questa societdel profitto e del capitale, della perenne competizione, delle crisi economiche sempre piprofonde e ravvicinate, della guerra di tutti contro tutti non farche preparare conflitti ancor pisanguinosi, condotti con le pisofisticate e spietate armi di distruzione di massa, fino alla suprema, terribile oscenitdi una terza guerra mondiale fra predoni imperialisti. Non ci si puilludere ancora per molto: non esiste altra via. E non c'altro da aggiungere.