La classe dominante non si dimette!

Pubblicato: 2013-04-21 13:48:30

Dopo il Papa, sembrava che si dovesse dimettere anche il Presidente della Repubblica Italiana (e non è nemmeno detta l’ultima parola). Dimissioni o meno, è certo che le varie fazioni borghesi (laiche o religiose) litigano su chi debba gestire la crisi economica (che si approfondisce) e la crisi sociale (che si prepara). Intanto, tornano a estrarre dal mazzo l’unica carta per loro vincente, unta e bisunta, oltre che falsa: metodo democratico, elezioni, parlamentarismo, ecc. ecc.

Proletari! La classe dominante non si dimette! Tocca a noi buttarla nella spazzatura della storia insieme al suo modo di produzione. Possiamo (dobbiamo) farlo tenendoci alla larga da tutte le sue lusinghe e illusioni democratiche e nazionaliste, rifiutando oggi e domani ogni appoggio alle sue avventure economiche, politiche, militari, intensificando ed estendendo, organizzando e centralizzando le lotte in difesa delle nostre condizioni di vita e di lavoro, in stretto contatto con i proletari di altri paesi (la crisi è mondiale, il dominio borghese è mondiale), lavorando al rafforzamento e radicamento del Partito comunista internazionale.

Non c'è altra via! Non c'è altro tempo da perdere!

 

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°03 - 2013)