Corea del Sud – Repressione anti-operaia

Pubblicato: 2011-04-06 21:44:21

Dopo le ripetute agitazioni operaie che hanno caratterizzato il sud-est asiatico e in particolare la Corea del Sud fra il 2007 e il 2009 (culminanti nel lungo, combattivo sciopero alla Ssanyong Motor Co., di cui abbiamo dato notizia nel n.5/2009 di questo giornale), apprendiamo ora che il 3 dicembre 2010 il procuratore della Corte Distrettuale Centrale di Seoul ha chiesto pene detentive fra i 5 e i 7 anni per otto attivisti sindacali, ai sensi della Legge sulla Sicurezza Nazionale del 1948 (che prevede fra l’altro la pena di morte per attività genericamente bollate come “a favore del Nord”). E’ un esempio di come la classe dominante si ponga nei confronti di avanguardie di lotta, ovunque nel mondo. I proletari, ovunque nel mondo, ne prendano nota: si organizzino in maniera sempre più compatta ed estesa nelle loro lotte, e non lascino passare impunito un solo esempio di “giustizia di classe” come questo e come i molti altri, ancor più duri e sanguinari, cui la classe dominante, ovunque nel mondo, farà ricorso di fronte alla marea montante di una futura ripresa classista.

 

Partito Comunista Internazionale
(il programma comunista n°02 - 2011)